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La XI edizione del Festival Letterario della Sardegna si è chiusa a Gavoi con l'incontro dello scrittore franco-ispanico Romain Puértolas: circa 1.500 persone hanno affollato piazza Sant'Antiocru per ascoltare l'autore del recente caso editoriale "L'incredibile viaggio del fachiro che restò chiuso in un armadio Ikea" pubblicato in tutto il mondo. Numerosi sono gli ospiti che si sono avvicendati sui palchi della manifestazione. Tra questi, gli scrittori italiani Fabio Stassi, Walter Siti, Wu Ming, Marco Vichi, Matteo B. Bianchi, Riccardo Chiaberge, Vincenzo Latronico, Stefano Tura, Andrea Cedrola, Lorenzo Cecioni, Giorgio Vasta, con alcune incursioni eccellenti dal mondo dello stile - con Antonio Marras e Flavio Manzoni - e della fotografia con Mario Dondero.
Il silenzio assordante di grottesche maschere di cartapesta, i movimenti convulsi degli uomini, stretti in abiti che malcelano un ventre troppo abbondante, quelli ritmati e decisi di una donna avvolta in uno scialle nero e un vagito che rompe il silenzio. Siamo a Milano, nel Teatro Blu e ad andare in scena il 14 giugno sono, grazie all'abilità di cinque giovanissimi attori meneghini, le tradizioni e le consuetudini di una Sardegna nemmeno troppo lontana negli anni. Preghiere, superstizioni, cose conosciute da tutti ma che navigano ancora tra le file del :"silenzio, è un segreto" . Eccolo Accabadora, spettacolo teatrale realizzato da Maria Rosa Criniti, Dario Del Vecchio, Giulia Lombezzi, Daniele Pennati, Silvia Tinti della giovane compagnia del MAMADIAKI THEATER ENSEMBLE.
Gli Italiani non sono pigri. È questo il titolo della prima esperienza letteraria di Barbara Serra, volto noto dell’informazione internazionale, che per l’occasione sveste i panni della conduttrice di Al Jazeera per cimentarsi in un’audace analisi interpretativa della società italiana. Un condensato di storie, aneddoti, esperienze di vita e luoghi comuni da sfatare, volti a rivelare pregi e difetti della nostra italianità, attraverso lo sguardo attento di chi vive oltreconfine ma conserva dentro di sé l’amore incondizionato per la propria terra.