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Karim Aga Khan IV, Principe e Imam musulmano della comunità degli Ismailiti Sciiti, cui venne attribuita tra gli anni cinquanta e sessanta, la creazione della Costa Smeralda, è venuto a mancare il quattro febbraio all’età di ottantotto anni. La sua dipartita, ma anche tutta la sua vita e il legame con la Sardegna ha però suscitato, come era ragionevole aspettarsi, una serie di reazioni e prese di posizione contrastanti sia all’interno che fuori dall’isola.
"Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via." Con questa frase, Cesare Pavese cristallizza un'idea che trascende il tempo e le generazioni: l'importanza di avere un luogo d'appartenenza, un rifugio dell'anima, un posto che dia un senso di continuità alla nostra esistenza.
Nel cuore della cultura sarda, come ben descritto da Salvatore Cambosu nella sua opera Miele Amaro, convivono due anime apparentemente contrastanti: un forte individualismo nelle attività lavorative e imprenditoriali e una profonda solidarietà nei confronti del prossimo nei momenti di necessità. Questa duplice natura ha forgiato nei secoli l'identità dell'isola, creando un tessuto sociale basato su un equilibrio sottile tra autonomia e appartenenza comunitaria. Tuttavia, con il trascorrere del tempo e l'avvento della modernità, questa rete di protezione collettiva si sta lentamente dissolvendo, lasciando il posto a dinamiche sociali più fluide e meno vincolanti.