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Di Filomena Campus*
Londra. 15 Febbraio 2020.
Soundcheck alle 18.
L'atmosfera del Vortex Jazz Club e' particolare. Non ci sono camerini per gli artisti. Dopo il soundcheck con la sound engineer Ali, con i musicisti prima del concerto usiamo l'ufficio di Oliver, il direttore artistico, e del suo staff. Piccolo spazio, con finestre senza tende, per cui cambiarsi o truccarsi, o fare warm up prima del concerto diventa una strana acrobazia tra le custodie degli strumenti e le tantissime cose che contiene.
Chissa' perche' non si pensa mai a quanto sia importante per gli artisti avere uno spazio privato prima e dopo il concerto.
È il 3 giugno del 1868 e la fila di uomini chini con i sacchi in spalla sa già che il mulino della famiglia Moretti a Tresnuraghes sarà fermo anche oggi. I campi di spighe sono ancora tutti nudi, la carestia li ha spogliati in fretta e dura da mesi, più di dieci. E da più di dieci mesi trovare grano, più che difficile, è pura fortuna. Ma prova ad andarci comunque, quella gente, che magari alla fine succede qualcosa. E succede sì. Perchè, quando arrivano, scoprono che donna Marchesa ha partorito, che è un maschietto, che si chiama Sebastiano. E non c’è grano, ma c’è festa. Non che nei mesi dopo ne arrivi tanto, ma basta per riprendere il lavoro e uno stile di vita più sereno. Sebastiano cresce nei campi, fra le spighe. E quando gli urlano Pitanu, Pitanu! lui sorride e torna a casa.
Non è facile venire al mondo. Non lo è in pieno Ottocento, non lo è se non sei il primo, non lo è a Bolotana. Ma se ti chiami Basolu, e Basolu a Bolotana nel 1843 vuol dire borghesia, e borghesia vuol dire che economicamente stai molto bene, allora sembra tutto a posto. O quasi.