“Devo dire grazie a chiunque mi ha sostenuto, sono cosciente di aver fatto appassionare tanta gente, tante famiglie, insieme alle mie compagne di squadra. Un’emozione straordinaria”.
Medaglia d’oro al collo, la miglior palleggiatrice di Parigi 2024 è Alessia Orro, la giovane originaria di Narbolia dove è nata il 18 luglio 1998.
“Giocare e vincere una finale olimpica è un evento da ricordare. Ho enorme reminiscenza della notte insonne ma comunque semplice della vigilia. Ero molto carica, ma anche tanto serena. Posso dirlo”.
A 16 anni il debutto con la maglia della Nazionale, a 17 la vittoria dei Mondiali U18 e, arrivata alla maggiore età, la convocazione per i Giochi di Rio de Janeiro 2016. Da Rio 2016 all’oro di Parigi otto anni dopo. Un lungo cammino.
“La Alessia di oggi direbbe alla Alessia di allora di non mollare, il lavoro ripaga da incidenti e delusioni”.
Un esordio precoce il suo, dopo anni trascorsi in palestra nella sua Sardegna con mamma Caterina che giocava ed allenava. Lei all'inizio avrebbe preferito proseguire il percorso nell'equitazione, poi però la pallavolo ha preso il sopravvento.
Cresciuta in una famiglia con forti legami con il mondo equestre, ha praticato l’endurance, una disciplina di resistenza a cavallo, fino a quando la pallavolo non è diventata la sua priorità assoluta.
L’amore per la Sardegna, la sua terra d’origine, è un altro aspetto fondamentale della sua vita: appena può torna sull’isola per godersi il mare e le specialità culinarie locali, come i malloreddus alla campidanese, il suo piatto preferito.
Nel volley ha provato tutti i ruoli, provandoci prima come centrale ed opposto, poi con l'esperienza al Club Italia ha trovato spazio come palleggiatrice e ha capito che il proprio futuro sarebbe stato proprio quello di regista.
Oggi è una delle più talentuose palleggiatrici del panorama pallavolistico internazionale.
Medaglia d'oro agli Europei nel 2021 dove è premiata come miglior giocatrice del torneo e bronzo ai Mondiali nell'anno successivo. Nel suo palmares anche due Nations League. A Parigi 2024 il coronamento olimpico di una carriera straordinaria.
E’ stata la vittoria di un movimento, di un mondo che va sempre più allargandosi perchè in Italia ormai la pallavolo è diventata, assieme alla ginnastica, lo sport prediletto dalle ragazze e da anni le azzurre vincono tanto a livello giovanile, in Europa e nel mondo.
“L’allenatore Julio Velasco ha fatto la differenza. Con lui ci prepariamo e giochiamo con una mentalità diversa, senza pressioni, con la certezza che riusciremo a dare il meglio ogni minuto di ogni partita”.
Un simbolo di questa nazionale è il sorriso di Alessia.
“Il sorriso è il mio marchio di fabbrica, sono contenta che sia stato evidenziato durante le riprese televisive. È un segno caratteristico della mia famiglia, che mi è stato contagiato”.
Il suo pensiero è sempre per gli affetti che dalla lontana Narbolia ne hanno seguito le gesta.
“Non vedevo l’era di condividere questa gioia con i miei cari. E pensavo alle serate in Sardegna con tutte le persone che mi fanno vivere momenti felici”.
Insomma, di strada ne ha fatta eccome dal suo esordio.
La sua carriera inizia da giovanissima, quando si unisce all’Ariete Oristano, un club locale dove gioca inizialmente come centrale e opposto, sia nella selezione giovanile sia nella prima squadra in Serie C. Il suo talento naturale non passa inosservato e nel 2013 entra a far parte della squadra federale del Club Italia, dove avviene una svolta cruciale nella sua carriera: il passaggio al ruolo di palleggiatrice.
Qui gareggia prima in Serie B1, poi in Serie A2, e infine in Serie A1. Il salto nella massima serie avviene nella stagione 2017-18 con l’UYBA di Busto Arsizio, con cui conquista la Coppa CEV nella stagione 2018-19. Dopo tre anni ricchi di successi approda alla Pro Victoria Monza, dove continua a distinguersi, vincendo nuovamente la Coppa CEV nella stagione 2020-21 e ottenendo il riconoscimento di MVP.
Infine l’Allianz Vero Volley, nel 2020. A Milano è capitana e lo scorso inverno ha firmato il rinnovo fino al 2026. Per due volte nella sua carriera ha vinto la Coppa Cev, la seconda competizione europea per club, e la scorsa primavera ha perso la finale di Champions League, contro l’Imoco Volley Conegliano.
Il titolo tricolore in bacheca non c’è ancora, ma arriverà anche quello.
Sarà il grande obiettivo dell’Allianz Vero Volley in vista di questa stagione appena cominciata.
La vita di Alessia Orro non è solo fatta di gloria sportiva. Nell’aprile del 2022, il suo nome appare nelle cronache per un caso di stalking che la vede vittima di un uomo che, ossessionato da lei, la perseguita per anni.
Questo drammatico capitolo della sua vita la segna profondamente, ma la pallavolista dimostra una forza straordinaria nel denunciare e affrontare pubblicamente la situazione, diventando un esempio di coraggio per molti.
“Prima ero una ragazza sempre con la testa tra le nuvole, istintiva, non pensavo alle conseguenze delle mie azioni. Ora sono più matura, razionale, più attenta nelle relazioni e ho bisogno di più tempo per aprirmi davvero”.