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Oggi vi racconto la storia di Nicola. Storia che molti di voi avranno gia' letto nei quotidiani e in rete, quindi non vi racconto niente di nuovo, ehheheh. Ma per me e' stata comunque una sorpresa. Perche' la mattina di ieri mi sono svegliato a Esterzili e avevo intenzione di salire al monte Santa Vittoria per godere del panorama. Prima pero' vado al solito bar, da Mau, a fare colazione e incontro Serge per strada, gli dico che stavo salendo su al monte. E lui mi dice: sai, sta arrivando quel ragazzo che si e' arrampicato sul ponte di Gadoni e vuole salire anche lui.
Gli anziani di Tonara narrano della leggenda della banderuola del vento che sta' sulla cima del campanile della loro parrocchia. E' un pesce che segna la direzione del vento... anzi dei venti... non so se oggi si muova ancora. Il campanile stonato non ha più' la bellezza di cento anni fa quando era sormontato da una bella cupola che e' stata tristemente e infelicemente abbattuta nel 1927, per fare posto ad un parallelepipedo a cuspide che fa' somigliare la torre campanaria ad uno shuttle spaziale.
Narra una antica leggenda che una regina nuragica chiamata Iddocca, al termine di una riunione con i sacerdoti decise che il nuraghe doveva essere edificato velocemente. Il nuraghe serviva per dare sicurezza alla sua gente, oltreché per tenere ben disposti gli dei; le richieste dei sacerdoti erano dunque da appoggiare. Ma la regina Iddocca era molto preoccupata poiché i tempi erano ristretti ed era venuta a conoscenza che gente sconosciuta sbarcava nella costa a Sud della sua terra. La figlia della regina si accorse della preoccupazione della madre e cosi decise di parlarle.