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Città antica della Sardegna centro-occidentale, localizzata su un altopiano ubicato alle pendici meridionali del Montiferru, a 103 mt. s.l.m. prossimo al centro turistico di S.Archittu, a circa un chilometro dal sito di Columbaris (vedi), nel territorio del Comune di Cuglieri (prov. di Oristano). La continuità toponimica di Campu ‘e Corra (o Corru), riferita a tale altopiano, potrebbe riferirsi all’antica radice KRN, di origine semitica, o ad un analogo termine di origine mediterranea, di cui Cornus costituirebbe il calco latino; il nome sembra significare, in riferimento alle caratteristiche del colle di Corchinas (il promontorio roccioso che chiude verso ovest l’altopiano di Campu ’e Corra), “vertice montuoso” oppure “estremità di promontorio”.
Fonti epigrafiche e letterarie documentano l’esistenza di comunità non urbanizzate (civitates) stanziate nel territorio montuoso non romanizzato della Sardegna (Barbaria). Una iscrizione rinvenuta a Preneste ricorda un Sextus Iulius Sexti filius Pollia tribu Rufus, evocatus divi Augusti, praefectus I cohortis Corsorum et civitatum Barbariae in Sardinia (CIL XIV 2954). Il personaggio menzionato rivestì il comando militare della coorte I dei Corsi e la prefettura delle civitates Barbarie. Tra i suoi compiti, il reclutamento degli indigeni e la riscossione dei tributi.
Politico romano (Tusculum 234 a.C. – Roma 149 a.C.), esponente di punta del futuro partito dei populares. Tappe della sua carriera sono la questura in Africa con Publio Cornelio Scipione (204), la pretura in Sardegna (198), il consolato nella Spagna Ulteriore (195), la censura (184); Catone si presenta nell’agone politico come strenuo difensore delle tradizioni contro la corruzione morale prodotta dalla cultura ellenistica e si batte per un’ampia distribuzione dei proventi procurati dalle conquiste militari contro gli speculatori, per una gestione collettiva della res publica contro la deriva individualista di una parte dell’aristocrazia.