Non capita tutti i giorni, nella cittadina di Rho, a pochi passi da Milano, di vedere dal vivo la cardatura del bisso e di poter assistere, nel giardino di una villa seicentesca, all’antica preghiera dell’acqua. Grazie alla collaborazione tra l’associazione La Torre, il Teatro dell’Armadillo, il patrocinio del Comune di Rho e il prezioso input di Ignazio Pepicelli, il bisso e il suo maestro, Chiara Vigo, son stati protagonisti assoluti dell’ultimo, soleggiato, fine settimana di giugno.
Venerdì 28 giugno e sabato 29, “Assicurarsi ai Sedili”, il Teatro dell'Armadillo, l'associazione La Torre con il patrocinio del Comune di Rho hanno presentato a Palazzo Crivelli, “Il Mantello di Bisso”, spettacolo teatrale tratto dalla favola omonima contenuta nel libro “Il bisso e la luna” dello scrittore Ignazio Pepicelli (Inaudito Edizioni) che ha visto la partecipazione di Chiara Vigo come ospite d’onore.
Il progetto
Per costruire il progetto si è partiti da una semplice domanda: “Cos’è il bisso?” . Grazie al contatto tra Ignazio Pepicelli e l’attrice Florencia Sebacher (Vice presidente Associazione La Torre) una moltitudine di realtà hanno avviato una collaborazione che ha coinvolto le scuole primarie prima e, poi, l’intera cittadinanza di Rho.
Ecco dunque collaborare l’associazione culturale “La Torre”, dal 2010 attiva nella promozione culturale e nella valorizzazione delle architetture storiche presenti sul territorio – come spiega la presidentessa Anna Trotta- e la compagnia dell’Armadillo, realtà teatrale dalle mille sfaccettature. Nei mesi passati, i bambini delle scuole primarie sono stati coinvolti in un percorso di cultura e conoscenza: hanno realizzato diverse ricerche sul bisso, lavorato sulle schede didattiche fornite, congiuntamente a una registrazione del suo saluto, da Chiara Vigo e, il 22 aprile, hanno assistito a una prima rappresentazione de “Il mantello di bisso” che ha registrato il tutto esaurito.
“Il bisso e la luna- spiega l’autore, Ignazio Pepicelli – mette insieme, in un lavoro di fantasia, una serie di favole che affondano nella tradizione orale del bisso. Tutti i racconti sono ambientati a S. Antioco e ognuno di loro si rifà a un tempo antico, quasi mitico”. Il libro raccoglie dunque sette favole, arricchite dalle deliziose illustrazioni di Simona Cavalli, trascritte come se a raccontarle fosse una vecchia nonna (il linguaggio segue la composizione sintattica della lingua sarda), accoglie anche, alla fine di ogni favola, un piccolo glossario utile ai non sardi per comprendere meglio alcune frasi. In terza di copertina, inoltre, il cd con le 15 canzoni scritte da Pepicelli e interpretate dai Balena Arrubia, gruppo musicale di origine pugliese.
Lo spettacolo a Palazzo Crivello
Proprio da una di queste favole, “Il mantello di bisso”, la compagnia del Crivello (“sezione” del gruppo teatrale dell’Armadillo), realizza uno spettacolo teatrale con musiche dal vivo e la partecipazione di Chiara Vigo. “Lavorare su questo spettacolo ha richiesto un vero e proprio lavoro di squadra! – spiega Massimiliano Mancia, direttore artistico teatro dell’Armadillo -. e basti pensare che la compagnia del Crivello nasce proprio in relazione al Mantello di Bisso. L’obiettivo della nostra compagnia – continua Mancia – è quello di lavorare sul teatro come cittadinanza facendo sia scuola di teatro che formazione”.
Il palazzo del Crivello ha ospitato le rappresentazioni di venerdì 28 e sabato 29 e, nel pomeriggio di sabato la cittadinanza di Rho (la manifestazione è rientrata, inoltre, nelle iniziative della notte Rhosa, dedicata alle donne), ha assistito, nel cortile del Palazzo, alle pazienti pratiche di cardatura e filatura del bisso da parte di Chiara Vigo.
Zia Chiara, come si fa chiamare da tutti i bambini, è stata infine protagonista a Villa Burba, una spettacolare struttura del Seicento, circondata da un grande giardino, che nella giornata di domenica 30 ospitava l’ultimo spettacolo in programma per “Assicurarsi ai sedili” (Compagnia teatrale dell’Armadillo). Eccola, ancora, tra la filatura del bisso e le dimostrazioni di tessitura senza telaio, realizzata annodando i fili in vita e facendo tenere i lembi finali da un’altra persona. “La prossima volta voglio creare un grande telaio con tutti voi e continuare insieme la tessitura”- ha concluso la Vigo, dando appuntamento al prossimo anno quando porterà in dono al comune di Rho uno dei suoi lavori.
Mariella Cortes