Ancorarsi al passato o lasciarselo alle spalle, per iniziare qualcosa di nuovo. Di ignoto, di folle. Qualcosa che vada contro le regole, oltre "su connottu"
Eccolo, il dramma del partire o del restare. Della tradizione o dell’innovazione. Del rispetto per chi ci ha preceduto e del suo superamento. Del lasciare un segno.
C’è tutta questa lotta infinita e antica, in Libertà, progetto cinematografico dell’artista relazionale Gianluca Vassallo che racconta il mondo di BAM Design, un mondo dove le categorie vanno strette.
Artigiani, designer, fabbri, ricercatori materici, eredi di una tradizione e pionieri di una nuova idea di artigianato, fatta di ibridazione e strategie di branded entertainment. Eccoli Vittorio e Andrea Bruno, l’anello di congiunzione tra passato e un futuro ancora da identificare, eppure preciso nelle sue sfumature.
Menti e braccia di quattro generazioni di fabbri, studi ed esperienze a Milano, presenze fisse del Festival Letterario di Gavoi, collaborazioni con Antonio Marras e un sodalizio artistico e d’animo con Gianluca Vassallo, con il quale condividono la straordinaria capacità di visione insieme alla volontà di ricercare quella relazione che lega artigiano e oggetto, mettendola in comunicazione con un pubblico più ampio e contesti di respiro internazionale.
Queste le basi del film Libertà che rende l'ultimo mobile realizzato dalla bottega, Tonie, il pretesto per una narrazione universale e la consacrazione di un'idea di sviluppo locale che guarda ai grandi esempi portandoli in contesti di nicchia.
Il film arriva dopo anni di lavoro sulla fusione tra mondo artigiano e mondo del design che ha portato Andrea e Vittorio a una maturità artistica unica nel suo genere.
“Volevamo lanciare un messaggio di diversificazione, di cambiamento dell’ordinario – spiega Andrea Bruno di BAM Design – portando in una realtà di nicchia come quella dell’artigianato la comunicazione tipica dei grandi brand. Quanto realizzato con Vassallo non è un film ma una dichiarazione chiara e precisa: la volontà di andare oltre il lavoro artigiano, del manufatto. Siamo pronti a metterci in gioco, trovare altre vie, fare rete. Lo stiamo già facendo e questo è il nostro manifesto, un manifesto poetico. È il nostro grido di libertà per dire che oltre all’ordinario si può fare di più, molto di più”.
Libertà, è, di fatto, una grande metafora dove le creazioni BAM Design diventano protagoniste di una narrazione che le vede a tratti come spazi della memoria, appigli per non perdere il passato e, allo stesso tempo, come trampolini.
Il corto, in quattro tempi, interpretato da Michele Sarti (Pietro) accompagnato dalla voce di Giovanni Carroni, è ambientato in un luogo senza tempo dove le forme richiamano la natura della Sardegna, ne identificano l’essenza e la sintetizzano in un nuovo minimalismo.
Pietro diventa l’immagine di una Sardegna degli artigiani ancorata a un passato che la condiziona e la imprigiona nelle forme. È quando ci si libera di ogni orpello che si può ricominciare a riempire nuovi spazi, a farli vivere, a dar loro luce. Per ripartire, serve il coraggio dei pionieri. Serve quel momento in cui ci si sente soli, sopravvissuti, pronti a riscrivere tutto da capo ma consapevoli che ci sarà sempre una voce guida che, ci piaccia o no, non possiamo ignorare.
“I BAM – si legge nelle note di regia di Gianluca Vassallo – esattamente come Pietro, il protagonista del film, interpretato da Michele Sarti, non sono eroi, non sono ribelli ne ostili, sono solo alla ricerca della massima espressione possibile del loro pensiero. Non rinunciano ad omologarsi per sentirsi liberi, ma scelgono la libertà per rispetto della consapevolezza. BAM come Pietro, cercano la verità, fuori dai dogmi, per cercarne una sempre nuova, sempre viva, sempre profonda”.
Una verità, quella dei BAM che sta costruendo l’identità della loro generazione, la quarta della bottega nuorese, con un criterio su tutti: ibridare attraverso la collaborazione.
“Design applicato ad artigianato – prosegue Andrea Bruno – è la chiave per il futuro. Lo è in un momento storico che non riconosce più la produzione di massa e sta apprezzando il fatto a mano che, però, deve imparare a guardare avanti, smettendo di ragionare solo per stereotipi. Bisogna uscire dalla certezza. La libertà del film sta a incertezza, sta nell’osare, nell’unire artigianato e design attraverso un cammino che va percorso insieme”.
Osare significa anche far qualcosa di rivoluzionario ma, al contempo, in linea con tendenze di mercati maggiori.
Il film “Libertà” rientra nelle iniziative di branded entertainment, attività di intrattenimento che ruotano intorno a un prodotto o servizio e che rappresentano, oggi, il modo migliore per raccontare chi si è attraverso un coinvolgimento attivo del cliente. Operazioni, queste, che portano spesso i nostri di grandi brand ma che non devono assolutamente essere precluse a realtà più piccole.
Anzi.
Questa, in Sardegna, può essere una prima grande rivoluzione che oltrepassa lo stallo del “qui non c’è niente, non si può far niente” (ben rappresentato dal Pietro del film) e guarda agli esempi dei grandi e a quelli di categorie merceologiche diverse dalle quali trarre spunto e valutare l’avvio di collaborazioni.
BAM Design lo sta già facendo, unendo i metalli al legno, alle resine, ai tessuti, la pelle e il vetro. Mondi distanti che si incontrano, dialogano, creano nuove dinamiche e danno una nuova veste all’artigianato sardo, creando le basi per un’offerta competitiva e credibile.
“Come sardi dobbiamo uscire dagli stereotipi, iniziare a mettere del nostro nelle nostre visioni, superando il passato – conclude Bruno-. E lo possiamo fare insieme, tra botteghe, forti della lingua comune, quella degli artigiani, mescolando sapere e materiali e, soprattutto, lavorando sul territorio, coinvolgendo aziende locali e reinvestendo qui, a casa nostra. Siamo consapevoli della forza di questo percorso in un momento in cui tutto sembra stanco e fermo. Vogliamo offrire nuovi stimoli attraverso lacreazione una vera e propria rete di artigiani sardi che guardano oltre, lavorando su più concetti e finiture, che riesca a comunicare correttamente il valore di quello che si produce anche attraverso attività di formazione.
Non abbiamo più scuse per stare fermi a guardare.”.
Tutte le info su Libertà sono su: https://www.bam-liberta.it
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