Novembre 24, 2024

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    Il punto

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    L'opinione pubblica in questi giorni si è divisa in varie categorie: coloro che giustamente criticano la tragedia di Parigi e che invocano misure più rigorose contro l'immigrazione; coloro che condannano il vile attentato ma essendo liberali, mostrano come i terroristi siano appunto degli assassini e non rappresentativi della religione musulmana, e che quindi dividono tra terrorismo e Islam; coloro che criticano la satira e seppur condannando l'attentato vedono come le vignette "abbiano provocato" gli attentatori.

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    Gentile Signor Pucci,

    Chi le scrive è un ragazzo Sardo, non Fonnese, ne Barbaricino. Frequento il paese di Fonni da qualche anno. Sono entrato la prima volta in punta di piedi per fotografare le processioni e le feste che appartengono a questa comunita' che ha come una delle sue piu' grandi caratteristiche l'ospitalita'. Proprio una di quelle feste a cui e' stato invitato. Gira la voce che lei se la sia presa con i ragazzi del comitato perche' si e' sentito in pericolo. Sembra che anche il suo agente le abbia detto che le avrebbero fatto saltare la macchina.

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    Siamo cinque amiche Paola Barroccu, Federica Pala, Daniela Fae, Mariantonietta Fae e Maria Francesca Tanda, decidiamo di partecipare alla manifestazione, un modo come un altro per staccare dalla routine, dai cattivi pensieri ed essere partecipi nella vita del paese.

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    Tutte le retoriche e sciovinismi, ingigantimenti e sardismi, sono comprese. Un sardo che vince una delle tappe più impegnative e importanti, l’erta di Montecampione, nel Giro d’Italia. Non era mai accaduto. Ieri si ballava davanti alla tv. Di tensione, perché quei tre chilometri prima del traguardo non finivano mai. Fabio Aru da Villacidro, il “Paese d’ombre” del grande Giuseppe Dessì, aveva dato un colpo di reni e uno dietro l’altro se li era bevuti tutti i ciclisti che sono e aspirano alla maglia rosa. Un sardo, scopriremo poi che misura 1,81 di altezza, uno che ha fatto il liceo classico, uno che ancora deve compiere 24 anni.

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