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Inizia finalmente la terza e ultima giornata del festival, organizzato e gestito in maniera impeccabile, e con un buon lavoro di selezione dei nomi che lo hanno animato, ma che fino a questo punto non aveva regalato forti emozioni e grandi slanci di entusiasmo. Nella serata conclusiva sembra riporre maggiori speranze anche il pubblico, che per fortuna accorre più copioso rispetto alle sere precedenti, riuscendo a riempire finalmente il parterre del Teatro Civico e rievocando i fasti delle edizioni precedenti, quando anche i costi dei biglietti erano più abbordabili. La line-up ha un taglio più rock, è decisamente più appetibile e nutrita, e promette bene dal punto di vista delle esibizioni live. Le aspettative non saranno infatti disattese.
La seconda serata del festival, con un taglio più sperimentale rispetto alle altre, si apre con una importante variazione sul programma. Beeside e Populus annullano le reciproche esibizioni, per cause indipendenti dagli organizzatori, i quali, a breve giro di posta, dirottano i concerti gratuiti previsti al Teatro Santa Croce, direttamente al Teatro Civico. Il cantautore nostrano Franksy Natra si ritrova così ad aprire davanti a quella che sarebbe dovuta essere la platea principale ma che, come per la prima giornata, forse a causa dell’ora, forse per colpa del tempo, non ancora è quella delle grandi occasioni.
Si è conclusa lo scorso weekend la nona edizione di una delle più importanti rassegne musicali di tutta l’Isola e che niente hanno da invidiare a eventi d’oltremare, che tanto ci piace osannare. Il Karel Music Expo da anni onora più che dignitosamente la mission che porta nel nome, mettendo in mostra talenti di tutto il mondo, emergenti e affermati, provenienti da scene musicali e contesti culturali tra i più disparati. Se questa rassegna ha un grande merito, probabilmente è proprio quello di consentire a noi poveri isolani, tagliati fuori dalle varie scene musicali sparse nel globo anche in questi tempi digitali, di prendere parte a quei pochi e circoscritti cataclismi musicali che ancora, nel loro piccolo, le sconvolgono.