Si conclude oggi l’ottava edizione del Carbonia Film Festival con un bilancio estremamente positivo e che ha superato di gran lunga tutte le aspettative.Il doppio e ambizioso obiettivo di radicare la manifestazione nella città, cambiandogli il nome è stato ampiamente raggiunto: la ricaduta sul territorio e la risposta della città confermano infatti l’importanza di sostenere un tipo di festival come questo, collegato ai temi del lavoro e delle migrazioni, particolarmente attuali e molto sentiti nel Sulcis. Tutti i luoghi del festival, dal Cine-teatro Centrale, alla Fabbrica del Cinema, al FireOne StreetPark, all’Arena Mirastelle hanno accolto le tante persone che si sono alternate nei sei giorni dell’intensa manifestazione.
Un pubblico quello del festival, oltre che numerosissimo, anche molto attento che ha apprezzato un programma composto da anteprime nazionali di film provenienti da tutto il mondo. Sono state numerose le persone che hanno assistito quotidianamente alle proiezioni, partecipando attivamente agli incontri con ospiti, registi e produttori.
FILM PREMIATI CON RELATIVE MOTIVAZIONI
Concorso Internazionale Lungometraggi
La giuria ufficiale del festival, composta da Valentina Carnelutti (attrice e regista), Irene Dionisio (regista) e Valia Santella (sceneggiatrice e regista), attribuisce due premi ai film del Concorso Internazionale Lungometraggi.
“In una selezione che ci ha mostrato come sempre più il confine tra cinema di finzione e cinema documentario diventi labile – sostengono all’unanimità le giurate - il tema che ci sembra si sia imposto con maggiore urgenza è quello della definizione e del recupero di una identità culturale, sociale e emotiva e delle parole per farlo: ovvero la costruzione di un alfabeto, un sillabario che ci permetta di raccontare il presente e immaginare il futuro”.
Concorso Internazionale Lungometraggi - documentari
Premio Miglior Film - Documentari di € 5.000,00
Il respire encore di Anca Hirte (Francia, 2016, 89’)
Con la seguente motivazione:
Per la rara intensità emotiva, per lo sguardo profondo sul sentimento, capace di tradursi in un’amorevole indagine visiva sul corpo, per un linguaggio cinematografico coraggioso e innovativo che, nascendo da un’urgenza narrativa, riesce ad evitare ogni compiacimento.
Concorso Internazionale Lungometraggi - Fiction
Menzione speciale della giuria ufficiale
La Fille du patron di Olivier Loustau (Francia, 2015, 98’)
Con la seguente motivazione:
Per i lungometraggi di finzione la giuria ritiene che la La Fille du patron meriti una menzione speciale per essere stato capace, al tempo stesso, di scegliere e dirigere un cast eterogeneo ed efficace e mantenere la lucidità nel doppio ruolo di regista e protagonista.
Premio Miglior Film - Fiction di € 5.000,00
El futuro perfecto di Nele Wohlatz (Argentina, 2016, 65’)
Con la seguente motivazione:
Il premio come miglior lungometraggio va al film della regista Nele Wohlatz perché affronta con ironia e leggerezza temi controversi quali la costruzione dell’identità attraverso il linguaggio, l’integrazione culturale e lo straniamento che deriva dall’emigrazione, con una forma precisa, efficace e decisamente personale.
ALTRI PREMI
Concorso Internazionale Lungometraggi - Fiction
Premio del Pubblico di € 1.000,00
Premio attribuito dagli spettatori ai film del Concorso Internazionale Lungometraggi - Fiction, tramite apposita votazione.
La Fille du patron di Olivier Loustau (Francia, 2015, 98’)
Concorso Internazionale Lungometraggi - Documentari
Premio Giuria Circoli del Cinema di € 1.000,00
Premio attribuito dai soci dei Circoli del Cinema della città di Carbonia al miglior film del Concorso Internazionale Lungometraggi – Documentari.
Cameraperson di Kirsten Johnson (Stati Uniti, 2016, 102’)
Con la seguente motivazione:
Abbiamo scelto questo film per la sua completezza, non solo perché racchiude i tre temi del festival (cinema, lavoro e migrazioni), ma anche per accuratezza dell’aspetto tecnico. Attraverso lo sguardo di una operatrice del settore, occidentale e critico nei confronti dell’occidente, il film ci racconta le brutture del mondo in maniera elegante, delicata e rispettosa. Si crea un rapporto di empatia tra chi riprende e chi viene ripreso. Proprio nella creazione di questo rapporto la macchina da presa smette di essere un corpo freddo e prende vita. Attraverso la scelta di realizzare il film in forma di diario riesce a cogliere la figura dell’operatore nella sua complessità, una presenza discreta, mai invadente, che ci fa capire quanto lavoro ci sia dietro ogni scena.
Premio Articolo 1 – CGIL
La giuria, composta da Roberto Puddu (Segretario Generale della Camera del Lavoro CGIL Sulcis Iglesiente), Elisabetta Fois (componente della Segreteria Generale della Camera del Lavoro GCIL Sulcis Iglesiente) e Antonello Congiu (Segretario Generale della Funzione Pubblica CGIL Sulcis Iglesiente), ha deliberato come il miglior film sul tema del lavoro, tra quelli selezionati (La Fille du Patron di Oliver Loustau, Snails di Grzegorz Szczepaniak, Schicht di Alex Gerbaulet, Viejo calavera di Kiro Russo, El futuro perfecto di Nele Wohlatz):
Viejo calavera di Kiro Russo (Bolivia, Qatar, 2016, 80’)
Con la seguente motivazione:
Il film, grazie anche alle capacità tecniche del regista Kiro Russo, risulta descrivere perfettamente il duro lavoro dei minatori boliviani, costretti all'oscurità delle gallerie nel lavoro quotidiano, come nella vita familiare, duramente segnata da drammi e povertà.
Viejo calavera mette in scena il dramma del lavoro e il dramma sociale, lasciando tuttavia una possibilità di pace e speranza nel futuro, che trova l'appoggio di coloro con cui si condivide un'identica condizione sociale e lavorativa.
Concorso Internazionale Cortometraggi
Premio Concorso Internazionale Cortometraggi di € 1.500,00
Premio al miglior cortometraggio del Concorso Internazionale Cortometraggi attribuito da una giuria composta dai selezionatori e organizzatori dei festival della Sardegna dedicati al cortometraggio. I membri della giuria sono: Sergio Stagno (Skepto International Film Festival), Marta Pilloni (USN|expo Sardinia Queer Short Film Festival), Carlo Dessì (Sardinia Film Festival), Giuseppe Mura (Passaggi d’Autore - Festival del Cortometraggio Mediterraneo) e Marco Oppo (Notorius Film Festival)
A Man Returned di Mahdi Fleifel (Regno Unito, Danimarca, Paesi Bassi, 2015, 30’)
Con la seguente motivazione:
Per la capacità dell'autore di descrivere magistralmente ambientazioni e vicende, riuscendo a mantenere una tensione costante e, soprattutto, a entrare in contatto con il protagonista e con il mondo che lo circonda fino quasi a scomparire, nonostante la drammaticità della storia narrata.
Premio Giuria Cinema Giovani
Premio attribuito al miglior cortometraggio del Concorso Internazionale Cortometraggi da una giuria composta dai 10 studenti di cinema delle Università italiane vincitori del bando “Carbonia Cinema Giovani”. I membri della giuria sono: Fiorella Carpino, Carlotta Centonze, Anna De Biaggi, Claudia Fisciletti, Giuseppe Lai, Elisa Meloni, Davide Orrù, Elisa Pizzato, Eleonora Alessandra Spiga, Shan Xue.
Menzione speciale della Giuria “Cinema Giovani”
Tout le monde aime le bord de la mer di Keina Espiñeira (Spagna, 2015, 17’)
Con la seguente motivazione:
Abbattendo il confine tra documentario e finzione, il cortometraggio regala una rappresentazione onirica attraverso il “lirismo” delle immagini, raccontando un luogo sospeso in cui il sogno di un futuro migliore si mescola con la realtà.
Premio miglior cortometraggio di € 750,00:
Wada’ di Khaled Mzher (Germania, 2015, 28’)
Con la seguente motivazione:
Per essere riuscito a trasmettere il senso di attesa e dubbio, rispecchiando l’emotività dei protagonisti, grazie all’ampio utilizzo del linguaggio non verbale degli interpreti e allo stile narrativo raffinato e per aver raccontato la morte e gli effetti devastanti della guerra in maniera delicata e discreta.
Premio Giuria Scuole di € 750,00
Premio attribuito da una giuria composta da studenti e studentesse delle classi IV e V degli Istituti di istruzione superiore della città di Carbonia a un film del Concorso Internazionale Cortometraggi.
Home di Daniel Mulloy (Regno Unito, Kosovo, 2016, 20’)