E’ passato un anno dall’uscita del loro primo EP ma gli Whiu Whiu!! non hanno perso una goccia della freschezza che li contraddistingue e della voglia di sperimentare. E’ recentissimo, infatti, il brano Victoria, colonna sonora di Olimpika, le Olimpiadi Universitarie di Cagliari e preludio al loro primo, attesissimo album. Whiu Whiu!! Si pronuncia come due fischi prolungati e il loro è un ritmo innovativo che trascina tra storie metropolitane, scenari barbaricini e amori più o meno a lieto fine.
La Band. Emanuele Pintus (voce), Alessandro Macis (chitarre), Daniele Mereu (chitarre), Gianni Dearca (batteria), Massimiliano Macis (basso) sono riusciti a costruire uno spazio d’eccezione nella scena della musica emergente suonando al fianco di gruppi come Killing Joke, Teatro Degli Orrori, Punkreas. La loro è una musica di qualità, sorprendente e dai toni scanzonati che dà il meglio di sé nei live della band. La band sarà inviata speciale di Focusardegna per aiutarci a conoscere meglio il panorama musicale sardo e le varie iniziative presenti nell’Isola. Intanto, vediamo di conoscerli meglio e di scoprire insieme i loro prossimi progetti.
Come nascono gli "Whiu Whiu!!" ?
Siamo cinque amici, ci siamo conosciuti proprio grazie alla musica. Abbiamo militato, prima di questo progetto, in diversi gruppi underground, ben inseriti nella scena musicale sarda : Venturas, Diva, White one revolver, Gamma Gt. Capitava tante volte di condividere palchi insieme e la nostra comune zona di provenienza ci ha legato ancora di più. Qualche anno più tardi, per una serie di coincidenze, ci siamo ritrovati tutti a Cagliari e abbiamo deciso di dar vita a questo progetto. In generale, le diverse esperienze di ognuno di noi hanno portato tante spezie da miscelare nei Whiu Whiu!! . Facciamo un genere molto particolare, questo almeno è ciò che dicono di noi. Nelle recensioni del disco siamo stati paragonati a Le Vibrazioni, Bad Religion, in altre a Caparezza, Teatro degli Orrori. E’ divertente.
Cos'è cambiato dall'uscita del vostro primo EP a oggi?
L'Ep è stato il biglietto da visita per presentarci alla scena underground nostrana. Grazie alla sua uscita abbiamo condiviso il palco con affermate band nazionali, siamo stati ospiti di radio e Tv locali, abbiamo conosciuto tanti gruppi con il nostro stesso nostro modo di approcciare la musica.
Com'è stato recepito l'EP? Siete soddisfatti del vostro lavoro?
Abbiamo stampato cinquecento copie che sono andate a ruba nei concerti. Per farlo girare ancora abbiamo promosso il "freedownload" su internet che ha ottenuto buoni risultati.
In che modo prosegue la vostra promozione?
Siamo legati alla filosofia "do it yourself" anche se, a dire il vero, non ci hanno mai proposto nulla di valido che rientrasse perlomeno nei nostri standard. La maggior parte delle agenzie di spettacolo in Sardegna lavorano per sagre paesane e folklore. Dopo "Vox Day" e "Rocksa" negli ultimi anni sono nate "Kuntra" e "Sp produzioni" che stanno cambiando un po' il sistema.
La vostra storia musicale, sia come singoli che come gruppo, è abbastanza lunga: pensate che il mondo della musica indipendente e delle nuove band in Sardegna sia cambiata in meglio? Ci sono delle possibilità concrete per chi vuol far musica?
A noi non resta che suonare e cercare di farlo bene. Negli ultimi cinque anni sono emerse un sacco di novità nell'Isola ed in questo periodo in particolare, la Sardegna è la culla di tanti talenti. Rimane il solito problema di base; le nostre ambizioni sono decisamente più "costose" rispetto alle altre band dello Stivale. Siamo nati in quest'Isola e anche solo per arrivare a Roma dobbiamo spendere di più rispetto ad un altro connazionale, senza agevolazioni, raggirati da compagnie portuali, ogni sforzo fatto qui vale doppio! Ciò non toglie il valore artistico delle band che si danno comunque da fare per portare avanti la propria musica.
Chi sono i vostri riferimenti a livello isolano e nazionale?
A livello di gusti ci piace tanto la nuova ondata cantautorale italiana portata avanti dalla Tempesta Dischi. Gruppi come Pan del Diavolo, Teatro degli Orrori, Zen Circus ecc. . Ci piace tutto ciò che, in questi tempi, rimane essenziale, autoprodotto, indipendente.
“L’olimpiade”, brano del vostro Ep, è un chiaro ritratto della situazione dell’entroterra sardo e del problema dello spopolamento. Qual è stato l’input?
L’input è stata la nostra vicenda: ci siamo ritrovati a Cagliari, tanti km lontani da casa, chi per lavoro e chi per studio. Questo perchè i nostri paesi offrono pochi sbocchi ai giovani, quasi nulli. E’ una metafora dello “scappare” per realizzarti, è una filosofia che dice “taglia le radici, vai” . Ci dispiace vedere le zone interne della Sardegna che si spopolano, sempre più e, considerato che si tratta di luoghi culturalmente ricchissimi il rischio è quello di far impoverire ulteriormente le imprese locali. E’ una questione politica, anni di malgoverno hanno portato a questo. Sarebbe bello svegliarsi in un sogno e provare l’indipendenza della Sardegna dall’Italia, per vedere realmente che succederebbe.
Parliamo di Victoria, vostro ultimo singolo e "colonna sonora" delle olimpiadi universitarie. Sicuramente il brano “L'olimpiade” è stata profetico!
Eravamo titubanti all'idea di scrivere un brano per una manifestazione del genere ma ci piaceva l'idea di far arrivare la nostra musica a più persone. Alla fine i ragazzi dell'organizzazione "Il Paese delle Meraviglie" sono stati splendidi, dandoci carta bianca su tutto permettendoci di lavorare in totale libertà rimanendo molto soddisfatti del progetto. Il 31 Maggio c'è stato un mega concerto a Cagliari per l'inaugurazione delle Olimpiadi in cui abbiamo suonato. Probabilmente il concerto con più pubblico davanti a noi.
Victoria è anche il brano- anteprima del vostro nuovo album. Potete anticipare qualcosa?
Il nuovo album è in corso! Abbiamo ultimato metà lavoro e per ora, con l'estate, saremo più impegnati in giro che in studio. Rispetto a prima il sound è cambiato abbastanza, il suono è più "heavy", ci sono più ricerche e sarà una bella sorpresa. Victoria diciamo, rimane a metà tra il vecchio ed il nuovo percorso. Ci saranno nuovi strumenti e probabilmente nuovi componenti nel gruppo. Ma per ora non possiamo dire altro.
Da questo momento sarete collaboratori di Focusardegna per la nostra sezione dedicata alle band emergenti della nostra Isola. Ci fate una anteprima di quelli che saranno i vostri primi pezzi? O, se vogliamo, volete tracciare un profilo delle band sarde che state incontrando lungo il vostro percorso?
In Sardegna ci sono tante realtà fortissime, per ogni genere musicale e per ogni provincia. Elencarne un paio è riduttivo. Per ora vi consigliamo due novità discografiche : "From the ink of our skin" dei The Defiance e "Tutti i colori del buio" degli Erotik Monkey. Due bombe che vi faranno capire la musica di qualità che gira nell'Isola.
http://www.youtube.com/watch?v=lbq2G9D9xHM
Mariella Cortes