Testata Giornalistica di approfondimento culturale e promozione turistica registrata presso il Tribunale di Oristano.
Whatsapp: 329 6852214
Email: info@focusardegna.com
PANIFICIO TETI di Giuseppe Deiana
LUOGO:TETI
PRODOTTO: PANE TIPICO DI SARDEGNA
Gli ingredienti base del pane carasau sono lievito, sale, acqua e farina. Tradizionalmente esistono due tipi di impasti: uno a base di farina di grano duro, diffuso in particolare tra le classi agiate (quello oggi più utilizzato), l’altro a base di farina d’orzo o cruschello, presente soprattutto sulle tavole dei ceti medio-bassi (quelle dei pastori).La preparazione del pane carasau era un vero e proprio evento: vi partecipavano almeno tre donne, amiche o parenti, che ricevevano in cambio ricotta e olio. L’impasto veniva lavorato a lungo e sezionato in dischi dello spessore di 2 mm e di diametro variabile tra i 15 e i 40 cm, che venivano posti a lievitare.La prima cottura avveniva nel forno a legna a temperature molto alte (500° C). Quando i dischi risultavano gonfi al punto giusto venivano estratti dal forno e tagliati a metà per essere, in un secondo tempo, cotti di nuovo (carasatura). Il pane carasau a questo punto era pronto per essere consumato e conservato.
http://www.youtube.com/watch?v=abfVGptM0EE
CANTINA SOCIALE DORGALI SOCIETA' COOPERATIVA
Luogo: Dorgali
Prodotto: Vini
Storia e caratteristiche dell'azienda
Nel lontano 1953, nella costa orientale della Sardegna, un gruppo di agricoltori dorgalesi fonda Cantina Dorgali; grazie ad una costante crescita, è da oltre mezzo secolo una tra le realtà più importanti del mondo vitivinicolo sardo. Situata al centro della zona classica del Cannonau, ha avviato, da qualche anno, un importante rinnovamento per riqualificare le produzioni ricercando la massima qualità puntando sulle basse rese per ceppo. Il cannonau, vitigno principe della vitivinicoltura sarda, per le caratteristiche pedoclimatiche di questa area, esprime caratteri varietali che danno vita a vini di qualità che valorizzano le tradizioni, la cultura, la storia e la bellezza del territorio.
CARATTERISTICHE PRODUZIONE
Vini rossi a base di cannonau o totalmente cannonau, sia giovani che freschi che da medio e lungo imbottigliamento
Vini bianchi (il 10% circa della produzione totale) per la maggior parte Vermentino di Sardegna
LEGAME CON LA TRADIZIONE
Il cardine principe che rappresenta il legame delle Cantine di Dorgali con la tradizione è il D.53, una riserva di Cannonau di estrema importanza: è stata infatti creata per soddisfare la tradizione e la cultura del cannonau, vitigno autoctono, interagendo sulla lavorazione con la ricercatezza e la cultura tecnologica dei nostri tempi, creando cioè un ponte tra la ricchezza dei terreni e l'attenzione alla modernità della lavorazione.
DESCRIZIONE PRODOTTI OFFERTI PER IL CONCORSO
TRE BOTTIGLIE (UNA PER ETICHETTA) DI D.53, CANNONAU RISERVA 2010
Il D.53, raffinata riserva di Cannonau nasce in tre differenti etichette come "vino della ricorrenza" Il nome si riallaccia immediatamente con l'anno di nascita della Cantina Dorgali e tre etichette vanno a ricordare avvenimenti e azioni, di uomini e donne, che hanno caratterizzato quell'epoca e che la stessa riserva vuole esprimere andando a incarnarne i valori: volontà, grinta e determinazione. Il 1953 è l'anno del trionfo di Fausto Coppi al Campionato del mondo, del conferimento del Premio Pulitzer a Hemingway per il romanzo "Il vecchio e il mare" e, sempre nello stesso anno, Jacqueline Cochran è la prima donna a infrangere la barriera del muro del suono e la prima ad aver volato a una velocità di Mach 2.
Luogo: Desulo
Prodotto: Salumi tipici
STORIA E CARATTERISTICHE DELL'AZIENDA
Tre generazioni di produttori precedono la nascita del Salumificio Desulese, il cui titolare ha perseguito con passione la tradizione di famiglia, dando vita a una moderna Azienda che s’impone nel mercato per la genuinità e varietà dei numerosi prodotti.
Già dalla prima attività del vecchio capostipite, il nonno paterno, la produzione era basata su due concetti fondamentali: qualità e tradizione, assicurati da un’attenta ricerca di allevamenti di alta qualità al fine di garantire una selezione delle carni più adatte alle sue esigenze. L’attuale titolare, il Sig. Gianni, così viene chiamato dai suoi amici e clienti, ricco di un invidiabile bagaglio di conoscenze, ha continuato la tradizione di famiglia e, ha creato una moderna azienda in cui il rispetto e la continuazione della tradizione sono ulteriormente potenziati dall’introduzione di nuove tecnologie atte a migliorare la qualità e l’igiene produttiva. Tradizione e tecnologia applicate alle fasi di lavorazione danno luogo a una produzione di grande rilevanza nel mercato, soprattutto per l’accurata scelta delle materie prime, rigorosamente selezionate e certificate, e la sapiente lavorazione che, nel rispetto dei dettami tradizionali, mantiene inalterato l’aroma e il gusto della produzione tipica locale. Carni scelte, lavorate fresche, sapientemente trasformate secondo metodologie tradizionali applicate alla tecnica consentono quindi la realizzazione di prodotti dal sapore genuino, ricchi di gusto e profumo, evocatori di suggestivi richiami e di un’antica cultura.
CARATTERISTICHE PRODUZIONE
Il Salumificio di trova a Desulo, a 886 m slm alle pendici del Gennargentu.
Un ’azienda tecnologicamente avanzata ed avvantaggiata da quelli che sono i benefici climatici offerti dalla montagna in grado di creare quel micro–clima essenziale per una perfetta stagionatura e per un prodotto davvero speciale. L’impianto produttivo provvede infatti ad effettuare gli scambi di aria esterna programmati che danno al prodotto il vero gusto e sapori genuini della montagna.
Oltre alla tradizione e la tecnologia, riveste un fattore fondamentale l’accurata scelta delle materie prime, rigorosamente selezionate e certificate, e la sapiente lavorazione, che, nel rispetto dei dettami tradizionali, mantiene inalterato l’aroma e il gusto della produzione tipica locale.
L’azienda comunque è cresciuta e cresce seguendo un approccio di innovazione e sviluppo, pone al centro le risorse umane, le competenze e le capacità delle persone di apprendere in modo continuo ed attivarsi per il cambiamento creando una impresa che operi nel sistema di mercato prescelto rispettando i principi dell’artigianalità, ma soprattutto quelli della qualità e della genuinità.
L’azienda con l’aiuto di un tecnologo alimentare, ha cercato di migliorare la produzione, di soddisfare le richieste del mercato variando il più possibile la produzione.
Le produzioni pertanto consistono in:
I prodotti non contengono fonti di glutine e lattosio, quindi adatti a coloro che hanno particolare esigenze di sensibilità alimentare.
PRODOTTI OFFERTI PER IL CONCORSO
Quattro confezioni di SALSICCIA “ LA DESULESE “ SOTTOVUOTO e quattro confezioni di GUANCIALE DESULESE SOTTOVUOTO.
http://www.salumificiodesulese.it
ANTICHI SAPORI DEL MANDROLISAI
LUOGO:TETI
PRODOTTO:PASTA FRESCA ARTIGIANALE
L’azienda "Antichi sapori del Mandrolisai" offre una vasta gamma di prodotti culinari tipici della tradizione del centro Sardegna e caratterizzata dalla freschezza e la genuinità dei prodotti utilizzati nella lavorazione. Operativa da circa un decennio si è consolidata nel mercato sardo, diventando una delle aziende di riferimento nella produzione di: Culurgiones (primo piatto con ripieno di 20% patate e 80% formaggio con particolare formatura manuale a “spiga”); Sebadas ( dolce tipico da fare fritto, con ripieno di formaggio e scorza di limone) e Ravioli, (ricotta e spinaci, patate e formaggio). Un'accurata scelta di materie prime genuine e garantite, il rispetto rigoroso delle ricette tradizionali tramandate da generazioni, la preparazione delle nostre maestranze e l'utilizzo di macchinari moderni consentono al pastificio "Antichi Sapori del Mandrolisai" di proporsi come partner di assoluta fiducia.
STORIA E DESCRIZIONE DEI PRODOTTI
I culurgiones sono una specialità culinaria tipica della Sardegna. Il piatto, con varianti a seconda del paese d'origine, è presente sostanzialmente in tre varianti: nell'Ogliastra e nelle zone dell'interno (tra cui Sadali, al confine con l'Ogliastra, dove si organizza un'interessante Sagra di degustazione nel mese di Agosto) vengono preparati con pasta fresca di semola di grano duro e un ripieno di pecorino sardo (fresco di uno o due giorni, come a Talana, o stagionato come in altri paesi), oppure di patate e menta (sostituita da "sa nepidedda", nepitella, a Ulassai e Jerzu), chiusi in modo da formare con le dita una piccola spiga, cotti in acqua bollente e conditi sempre col sugo di pomodoro e pecorino grattugiato. I culurzones della Barbagia, sono ripieni di pecorino fresco e vengono conditi con un sugo di pomodoro e carne di maiale a cubetti, o in alternativa con sugo di pomodoro e salsiccia fresca, il tutto condito da pecorino stagionato grattugiato.Nella Sardegna meridionale, e in genere nel Campidano, si tratta di una sorta di ravioli preparati con pasta fresca di semola di grano duro con un ripieno di ricotta fresca di pecora o di capra, uovo e zafferano (e l'aggiunta in alcuni casi di pecorino sardo, bietole o spinaci), conditi, dopo la cottura, con sugo di pomodoro fresco e basilico ed una spruzzata di buon pecorino.
Le seadas o sebadas sono un piatto tipico della tradizione sarda a base di semola, formaggio e miele. Il formaggio può essere vaccino ma la sua ricetta originale nasce con il formaggio pecorino il quale risulta ideale nella sua preparazione. Nel caso si utilizzi il formaggio vaccino va fatto inacidire, senza farlo passare per la salamoia, lasciandolo a temperatura ambiente. È acido al punto giusto quando, riscaldato, fila. Per la variante con formaggio cotto, il formaggio va tagliato a scaglie e squagliato in un tegamino, con giusto un pochino di latte perché non si attacchi, e quindi, quando è squagliato, va addizionato di scorza di limone grattugiata. Ne vanno fatti dei dischi di circa 12-15 cm di diametro e 8 mm di altezza. Per la variante con formaggio crudo, quest'ultimo viene grattugiato grossolanamente o, più semplicemente, tagliato a schegge, ed addizionato della scorza di limone grattugiata. Si lavora la sfoglia (semola sarda, acqua e strutto) ben fine. Sulla sfoglia si pongono i dischi di formaggio, li si ricopre con un'altra sfoglia e si fanno dei "ravioloni" tondi, con un margine di 4-5 millimetri eccedente il diametro del disco di formaggio, eliminando bene l'aria dall'interno della seada.
Panificio Corona
Luogo:
GAVOI (NU)
Tipo di prodotto:
Storia dell'azienda:
Il Panificio Corona nasce a Gavoi per iniziativa di Gian Matteo Corona dopo l'esperienza maturata nell'ambito della panificazione nell'impresa di famiglia. L'obiettivo è quello di promuovere una lavorazione del prodotto che nel rispetto dei metodi di lavorazione del passato coniughi qualità delle materie prime e sistemi innovativi di produzione. La volontà dell’azienda, infatti, si fonda sul desiderio di riscoprire e tutelare i procedimenti basati sulla tradizione millenaria del pane sardo mediante l'utilizzo ingredienti genuini, selezionati e di alta qualità.
Caratteristiche produzione offerta:
Il Carasau è un pane tipico sardo che si presenta come una sfoglia tonda, sottilissima e croccante prodotta con il semolato rimacinato di grano duro, acqua, lievito e sale. In virtù della sua versatilità è un prezioso alleato a tavola, si accosta perfettamente a formaggi e salumi ed è dunque ideale per la preparazione di veloci e deliziosi spuntini e stuzzichini sia dolci che salati. Oltre al pane Carasau l'offerta prevede Guttiau classico olio e sale, Guttiau aromatizzato all'origano, Guttiau aromatizzato al rosmarino e Pistoccu.
Legame con la tradizione:
Il pane Carasau, tipica specialità sarda, che da alimento semplice e comodo per i pastori, è diventato ormai una presenza immancabile sulle tavole sarde e un’ottima e sfiziosa alternativa al pane. Il nome Carasau deriva dal metodo di preparazione che comporta una fase di carasatura, cioè una cottura per renderlo croccante. Sono state trovate tracce di pane Carasau nei nuraghi, quindi è da ritenere che fosse presente già in quella civiltà. In tempi più recenti il pane Carasau è legato al mondo della pastorizia. Ai pastori impegnati nella cura delle greggi serviva un cibo che potesse durare a lungo senza perdere le proprie caratteristiche. Gli ovili infatti erano ubicati in zone impervie e distanti parecchi chilometri dai centri urbani. I pastori erano pertanto obbligati a soggiornare fuori per lunghi periodi data l’impossibilità di rientrare in paese tutti i giorni.