A due passi dal mare di Alghero, c'è un luogo intimo e pieno di sorprese, il cui nome si ispira a una pianta simbolo della Sardegna che ha la caratteristica di purificare e di essere forte e resistente alle intemperie. La Genziana è un'oasi di pace, fatto di sapori unici e esperienze indimenticabili, con una attenzione particolare per le famiglie.

Vi sveliamo tutto insieme ad Annalisa Loddo, collaboratrice familiare de La Genziana che ci racconta dell’accoglienza speciale destinata ai più piccoli, della fattoria didattica e dei progetti nel sociale.

Perché il vostro può considerarsi un agriturismo “family friendly”? 

Uno dei target a cui ci riferiamo sono proprio le famiglie: il nostro agriturismo è un luogo in cui i bambini possono giocare e passare le loro vacanze a contatto con la natura in totale libertà e senza la paura di incorrere in qualche pericolo. In questo caso, le nostre mascotte a 4 zampe si rendono molto collaborative e garantiscono il divertimento! 

Ma non solo: a tavola ogni bambino ha le sue posate e il suo piattino, colorato e a tema, così che possa scegliere i colori e l'animale che più gli piace per consumare i suoi pasti (spesso fatti apposta per loro).

Mettiamo a disposizione dei più piccoli una culletta con lenzuola che possano farli sentire accolti e la nostra sala comune ha un angolo completamente a disposizione per bambini di ogni età, fornita di giochi da tavolo per i più grandi, album da disegno, colori, costruzioni... insomma, giochi per tutti i gusti e tutti rigorosamente in legno, nell’ottica di una maggiore sensibilizzazione al rispetto per l'ambiente. 

Crediamo però, che uno degli aspetti più importanti per essere family-friendly è amare i bambini e avere il piacere di giocare con loro, farli sentire a casa e rimanergli nel cuore. 

 

Vogliamo raccontare meglio dell’impegno sociale e della fattoria didattica?

Siamo una struttura certificata come fattoria didattica, ma nei nostri progetti futuri c'è anche quello di poterci certificare come fattoria sociale e poter accogliere persone più deboli, per periodi fino ai sei mesi, e che possano, accompagnati anche da figure professionali, essere reinseriti nella società al termine di un periodo di formazione nella nostra azienda agricola.

Proponiamo diversi laboratori sia per adulti sia per bambini, ognuno con uno scopo ben preciso: conoscere da dove arriva il cibo che consumiamo e saperlo riconoscere, sviluppare la manualità e imparare a lavorare in gruppo, migliorare la consapevolezza sull’importanza dell’ambiente che ci circonda e sulla sostenibilità ambientale, sviluppare la creatività. 

Ho letto che avete anche una camera attrezzata per i diversamente abili. Questo vi fa molto onore in un Paese dove ancora le barriere architettoniche impediscono ai disabili di vivere come tutte le altre persone. Dovrebbe essere la norma, non l’eccezione. Che pensiero avete voi in merito? 

Il nostro agriturismo nasce senza barriere architettoniche: tutti i nostri spazi, non solo la camera per i diversamente abili è fruibile, ma tutta l’azienda agrituristica. Per esempio, l'ultima ragazza diversamente abile che abbiamo accolto, ha potuto dormire, cenare, e il giorno dopo giocare con gli asinelli e i cavalli, uno dei suoi sogni. Così come accadde per una intera squadra di basket in carrozzina. 

La vostra è anche un'oasi del gusto con prodotti del territorio e sapori della tradizione. Che cosa producete? 

La nostra cucina è a disposizione solo per gli ospiti che alloggiano nella nostra struttura ricettiva. Questa scelta ci permette di garantire la massima qualità dei prodotti che portiamo a tavola, che arrivano tutti dal nostro orto e dal nostro laboratorio di trasformazione, dove lavoriamo la carne, diversi tipi di salumi e formaggi. Le uniche cose che non produciamo sono il vino e l’olio, per i quali ci forniamo da produttori locali. 

Inoltre, il fatto che non arrivino esterni e quindi non ci siano persone diverse ogni giorno, fa sì che si crei un ambiente intimo e familiare: abbiamo visto tantissime belle amicizie nascere davanti a mirto e papassini!

 

Che cosa è successo durante il lockdown alla vostra attività?

Durante il lockdown si è fermata l'attività turistica, ma abbiamo portato avanti le nostre produzioni per rivenderle nel nostro territorio. Prima del lockdown avremmo dovuto avviare dei lavori di ampliamento della struttura ricettiva, con nuove camere. Ovviamente i lavori non sono andati avanti e se tutto andrà bene saranno pronte per il prossimo anno. I mesi di lockdown sono stati anche l'occasione per studiare, informarci e formarci e sviluppare nuove idee.

Avete proposto un rilancio della vostra struttura?

Non proprio. Ci siamo però dedicati a rinnovare il sito, a creare nuovi contenuti per le nostre pagine social in ottica di essere più attivi anche su quel punto di vista e cambiare il nostro approccio al branding.

 

Che tipo di vacanza può aspettarsi una famiglia che viene ospite da voi?

La totale rilassatezza per i genitori e tanto divertimento per i bambini. 

Nella vostra filosofia dell'accoglienza c'è anche la scoperta del territorio

Questa è una delle fasi dell'accoglienza che dura poi per tutto il soggiorno. Abbiamo molto materiale informativo e siamo soliti aprire una cartina e illustrare ai nostri ospiti che arrivano cosa potrebbero fare sulla base dei loro interessi: eventi, luoghi di interesse culturale, storico, naturalistico, escursioni, locali, ristoranti ecc. Conosciamo molto bene il nostro territorio quindi le informazioni non si limitano solo al "cosa visitare" ma anche alla storia e alle curiosità di quei luoghi.

 

Che ricordo della Sardegna si porterà dietro chi viene in vacanza da voi?

Noi arriviamo da Fonni, un paese nel centro Sardegna, è da qui che arriva il nostro nome ed è questa la Sardegna che vogliamo trasmettere: una Sardegna dove non c'’è (solo) il mare: la bellezza dei ritmi lenti, l’ospitalità genuina e spontanea delle persone, l’idea di libertà data dai nostri paesaggi sconfinati e l’energia delle nostre rocce e dei nostri graniti. E chi sa cogliere queste cose, se ne innamora.

 

 

 

Valeria Cudini 

 

 

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Photo Credits: @LaGenziana