La Sardegna vanta un'ampia scelta di pani tipici che spaziano dal più noto carasau alle spianate sino a pani di patate e pagnotte. Eccoci a a Sorso, paese situato nella Romangia, località a nord della Sardegna, ricca di oliveti e vigneti di grande pregio e dall'interessante tradizione gastronomica.
Il Comune di Sorso nel 2011 ha certificato ben 4 prodotti tipici con la DE.CO. (Certificazione Denominazione Comunale) testimoniando l'appartenenza ai loro prodotti tipici: vi sono due tipologie di pane: " lu tondu" e il "biscottu ipparraddu" e due di dolci : li "Cozzuli" e i li "Birighitti".
Lu tondu
Di forma rotondeggiamente, Lu tondu è una pagnotta con sporgenze laterali o nella parte superiore dette "cuggoni". La preparazione richiede diverse ore e una lavorazione a mano in grado di conferire morbidezza e gusto.
Ingredienti e preparazione:
- 5 Kg di semolato rimacinato di grano duro
- Farina 00
- 3 litri d'acqua
- Lievito di birra (o pasta madre)
- Sale
Amalgamare tutti gli ingredienti sino a ottenere un impasto omogeneo e compatto e lasciarlo riposare per favorire la lievitazione attendendo almeno due ore prima di lavorare a mano il composto. Realizzare dunque delle formelle di varie dimensioni e far cuocere nel forno a legna per circa 20 minuti fino a far formare parte della crosta. Togliere il pane dal forno e lavorare ancora con le mani per formare i bitorzoli: rinfornare per altri 40 minuti fin quando la crosta non risulterà ben croccante.
Come gustarlo
Ottimo da solo o per accompagnare i piatti con gustose bruschette, questa pagnotta, quando di piccole dimensioni si può riproporre nella sua versione "povera", come realizzata dai contadini che si apprestavano a passare una lunga (e calda) giornata nei campi.
Basta tagliare il pane sulla sua sommità e mettere da parte la "calotta": eliminare pare della mollica e far scorrere dunque degli spicchi d'aglio lungo i suoi bordi interni; aggiungere dell'olio extra vergine di oliva, del pomodoro tagliato a pezzetti e qualche foglia di basilico (a piacere, anche delle acciughe o dei capperi). A questo punto basta riposizionare la calotta e chiudere la pagnotta "ripiena". E' preferibile avvolgerla nel cellophane e lasciarla insaporire.
Questa preparazione permetteva ai contadini di avere un pasto fresco e sostanzioso, da gustare inzuppando all'interno parti delle sporgenze del pane stesso.
Lu bischottu ipparraddu
Si tratta di una variante locale del pane carasau con una sfoglia più spessa e fragrante.
Li Cozzuli
Chiamati anche Tiricche, sono dolci tipici del periodo pasquali, composti da una sfoglia croccante e un goloso ripieno di pasta di mandorle e sapa (mosto cotto).
Ingredienti per la sfoglia
. 1 kg di farina semolata di tipo granito
. 250 g. di strutto
Ingredienti per il ripieno
. 250 g. di farina semolata grossa
. 150 g. di mandorle dolci sgusciate e pelate
. 1 litro di sapa ( mosto cotto)
. la buccia grattugiata di due arance
Preparazione
Tritare finemente le mandorle e aggiungiamole alla sapa. Grattugiamo la buccia delle arance ed aggiungiamo al composto la farina di semola grossa fino ad ottenere un impasto abbastanza consistente dal quale creare dei rotolini uniformi.
Per preparare la sfoglia, aggiungere lentamente dell’acqua tiepida alla farina e, successivamente, lo strutto per ottenere un impasto morbido. Tirare la sfoglia con un mattarello e ritagliare dei rettangoli di 15 cm.
Sistemare al centro di ogni singolo rettangolino di sfoglia un pezzo di rotolino di ripieno e ripiegarne i bordi in alto sin quasi a ricoprirlo. Ripiegare per creare un anello e infornare a 120-150 gradi per 15 minuti.
Birighitti
I birighitti o pirichittos sono delle palline di forma irregolare che profumano di limone (alcuni aggiungono dell’anice per conferire loro maggior sapore). Perfetti da accompagnare con un buon moscato, sono di facile e veloce realizzazione.
Ingredienti:
300 grammi di farina
6 uova
un bicchiere d’olio
Per la cappa:
400 grammi di zucchero
Acqua
Scorza di 1 limone
Preparazione:
Aggiungere lentamente farina e olio alle cinque uova sbattute nella terrina. Lavorare lentamente fino ad ottenere una pasta liscia e morbida e aggiungere l’uovo avanzato. Infarinare le mani e realizzare delle piccole palline di impasto da disporre sulla teglia a una certa distanza tra loro. Infornare a 120 gradi circa e far cuocere per 15 minuti finchè le palline non raggiungono un bel colore dorato e saranno ben cotte dentro e fuori .
Lasciamole raffreddare e prepariamo la cappa.
Prendiamo una pentola grande (o un wok) e mettiamo dentro zucchero, scorza di limone e un bel bicchiere d’acqua. Giriamo continuamente e lasciamo scaldare il composto a fuoco lento (altrimenti lo zucchero diventa caramello!) fin quando non sembrerà uno sciroppo incolore e denso. A questo punto, siamo pronti per immergere i nostri pirichittos dentro la pentola e lasciare, mescolando continuamente, che la cappa aderisca perfettamente fino a formare una copertura irregolare e ruvida. Lasciateli raffreddare per almeno un’ora e gustateli!
Se volte, potete optare per una variante "artistica": non mettere i dolcetti nella pentola con lo zucchero ma fate colare lentamente il composto sopra le palline in maniera tale da creare delle linee curve o altre decorazioni di forte impatto visivo!
Ps: sono dolci a lunga conservazione, potete quindi prepararne in grandi quantità senza rischiare che vadano a male.
A questo punto non vi restano che due soluzioni: andare a Sorso e gustare questi e altri prodotti tipici o provare a realizzarli a casa!