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Tra paganesimo e cristianità, niente cambia tutto si trasforma.
A Bonorva, vicino a Sassari, c’è un luogo magico dove paganesimo e cristianità si sono fusi, sovrapposti nel tempo, dove al culto, e alla devozione per i defunti, rituali ancestrali e arcaici si sono susseguite le celebrazioni delle messe paleocristiane, un luogo della continuità, dove tutto si è trasformato e nulla è cambiato. Una delle prime chiese nel tempo delle persecuzioni, un tempio cristiano costruito in uno spazio pagano simbolo dell’evoluzione della sacralità nel tempo, che niente cancella e tutto trasforma.
Un versante scosceso da percorrere per circa 2,5 km, caldo e afa, una leggera brezza che aiuta nella salita e conforta nella fatica, un panorama mozzafiato che spinge ad andare avanti, a vedere cosa c’è oltre, a vedere cosa c’è in cima.
Siamo diretti alla necropoli di Sa Pala Larga, un antichissimo luogo di sepoltura difficilmente accessibile, nascosto, protetto e che oggi, in via eccezionale e sotto il vigile controllo della Soprintendenza Archeologica, potrà essere visitato da studiosi ed appassionati.
Questo periodo vi potrà sembrare scontato che questo ‘strano scrittore’, scomparso per qualche tempo dalla scena della rivista, riemerga con un articolo che parla di morti e fantasmi e leggende sarde al riguardo. Premetto però che, secondo me, non c’è mai niente di scontato né ci sono tempi adeguati o inadeguati, magari tempi opportuni o inopportuni.
Comunque credo vi accontenterete.