Diocesi paleocristiana della Sardegna, Fausiana è citata per la prima volta in una lettera inviata nel 594 da Gregorio Magno al vescovo di Cagliari, e successivamente, nel 600 in una lista di vescovi di un concilio romano; nel VII secolo, Giorgio di Cipro, nell’elencazione dei centri costieri dell’Isola, menziona Fausiane tra le sedi vescovili di Soulkes e Chrysopolis; lo stesso nome ricompare nelle Notitiae Episcopatuum Orientalium di Leone il Sapiente, mentre permane dubbia, invece, l’identificazione del centro con ’Al-fisanah citata nel libro di Re Ruggero dell’arabo Edrisi.
Si è concordi nell’identificare di Fausiana con Olbia, anche se con tutta probabilità la sede vescovile non venne costituita nell’area della città antica; l’ubicazione puntuale di Fausiana potrebbe proporsi invece a SO del centro romano, nell’area della medievale chiesa di San Simplicio, se essa, come sembra dalle incerte testimonianze seicentesche, insistesse su una primitiva aula di culto risalente ad età paleocristiana, in un settore extraurbano avente in precedenza connotazione funeraria: le testimonianze archeologiche documentano infatti l’esistenza di un vasto cimitero in uso dall’età medioimperiale al pieno medioevo. Il centro abitato poté formarsi in rapporto alla stessa presenza del culto martiriale, e svilupparsi in seguito alla costituzione della diocesi, da porsi con ogni probabilità tra la fine del V e i primi decenni del VI secolo, benché sia da rigettarsi l’ attribuzione di Simplicius, martire dioclezianeo, alla cronotassi dei vescovi di Fausina / Fausiana.
La dignità urbana della civitas vescovile di Fausiana conservò precisa memoria nella titolatura Civitatensis attribuita al vescovato di Olbia nel basso medioevo.
Rubrica "Sardinia Antiqua" a cura del Prof. Attilio Mastino
testo tratto da: "La Sardegna. Enciclopedia Brigaglia"