Tali processioni e rappresentazioni venivano fatte il martedì grasso (martis de coa), e per il Carnevalone (ultima domenica, prima della Quaresima). Tra i personaggi più ricordati ad Escalaplano si ricordano i nomi di tziu Filicinu Pisano, tziu Cogotti, tziu Peppinu Locci, tziu Frorisceddu, tziu Dottoreddu ( che non per caso ha preso questo sopranome). Questa tradizione è scomparsa poco dopo gli anni '50. 

Mi parlate de su " FUI JANNA MORTI "?

Esce la sera del 31 Luglio, alla vigilia di una delle feste della luna, pare per augurare buoni raccolti e buoni frutti a campi e vigne, che l'indomani vengono propiziate "a sa muda” e con “is brebus”. Adulti, ragazzi e bambini si coprivano con un lenzuolo bianco (de pantumas) e trascinando lunghe catene, giravano per le vie del paese.

Queste persone raggruppavano un mucchio di terra nella strada, e gridavano :

FUI FUI JANNA MORTI

FORAS DE CUSTA CORTI

FORAS DE CUSTU LOGU

CA D'AT PUNTU SU FOGU.

Dopo aver intonato questi versi, battevano le mani, girando attorno al mucchio di terra. Questa tradizione è stata riscoperta solo di recente e tutt'ora viene portata avanti da un bel gruppo di persone.

Mi avete detto che in fase iniziale, agli albori, avete intervistato gli anziani del paese. Vi va di citarli?

Certamente sì. I coniugi Boi Egidio 91 anni e Farci Rosa 90 anni; i coniugi Usala Gino e Mattana Assunta 80 anni; i coniugi Farci Federico83 anni e Carta Peppina 73 anni; i coniugi Demontis Riccardo & Carta Gina; i coniugi Agus Mario e Pitzalis Gina; Prasciolu Virgilio; Ghiani Salvatore 88 anni; Porcedda Salvatore 86 anni; Giovannina Usala 72 anni; Carlo Cucca.

Su quale verso si è mossa e intende continuare la vostra associazione ?

Sicuramente portare avanti diverse attività sulle tradizioni sarde : valorizzare la lingua, contus antigus, abrebus, mutetus e i giochi tradizionali.

Durante il mese di luglio 2014, quest’anno, abbiamo organizzato sa murra de is piciocheddus: evento molto sentito in paese, a cui hanno partecipato 18 coppie di ragazzini, 4 delle quali composte da partecipanti di genere femminile. Siamo bene determinati e ci piacerebbe poter far diventare questa manifestazione un evento a livello regionale. Chiedo ora il prezioso intervento dell’antropologa Joyce Mattu.

Le chiedo di parlarmi del giorno in cui, il duro lavoro svolto, è stato presentato.

“Il 1 novembre dello scorso anno, presso la sala consiliare del comune di Escalaplano si è tenuta la presentazione delle maschere escalaplanesi “ Bois - Fui Janna Morti”, dell'omonima associazione culturale. L’associazione, che lavora da anni sulla ricostruzione delle maschere e del carnevale tradizionale di Escalaplano ha promosso un meticoloso lavoro di ricerca, coadiuvata dal mio intervento qualificato. Un lavoro certosino, che ha visto lo studio delle fonti e della bibliografia esistente in materia, la comparazione con altre realtà Sarde, Mediterranee ed Europee e l’ascolto, nonché la registrazione delle preziosissime fonti orali locali, con il coinvolgimento attivo degli anziani del paese. Il grande pregio e la grande fortuna della ricerca ad Escalaplano è infatti la memoria orale diffusa (diversamente da molti altri paesi della Sardegna) di chi ha vissuto, in prima persona i riti e le modalità del Carnevale.”

Come si è svolta la presentazione?

“Durante la presentazione, sono stati elencati nomi e testimonianze di chi ha dato il contributo alla ricostruzione storica de su Boi e de Fui Janna Morti, sono stati analizzati gli aspetti religiosi, morali e le scelte di vestizione, sono stati spiegati quali origini e significati simbolici hanno queste ed altre figure ritrovate all’interno del carnevale, del mondo delle anime, del ciclo della natura. E’ stata analizzato il termine stesso della parola “Carrasegare”, il carnevale escalaplanese comparato ad altri della Sardegna e del Mediterraneo, con attestazioni anche archeologiche, per finire con la comparazione tra carnevale arcaico e moderno: dalla religione, alla tradizione, dalla tradizione religiosa allo spettacolo, disaminando l’evoluzione cronologica dei significati e delle pratiche del Carnevale e delle figure ad esso connesse, con particolare riferimento a su Boi e Fui Janna Morti.

Alla fine della serata, sono state esibite eccezionalmente le maschere.

Queste maschere sono già state protagoniste di diverse partecipazioni pubbliche. La prima uscita pubblica delle maschere avviene a Febbraio in occasione del "Carnevale Teuladino". Seguono poi : a Marzo " Su Segapingiadas " a Escalaplano e "Segaripetza" a Laconi ; a Giugno la " Sagra de sa Pardula" a Silius; a Luglio il "Carnevale estivo" di Siurgus Donigala" e "passillendi a sonu de musica con su Fui Janna Morti" a Escalaplano; ad Agosto "Ballus" a Uta, "Ballus e Fatzoas" a San Vero Milis, "Maskaras" a Muravera; a Ottobre "Beni Benius" a Decimoputzu.

S'Assotziu de cultura ''Bois-Fui Janna Morti'' cuncordat :

SU CARNOVALI ANTIGU SCALEPRANESU

Scalepranu 8 de Friaxu, a is cuatru de merici.

Figuras de importu:

Is Bois cun is Domadoris, is Fui Janna Morti, su Carru cun su bestioleddu, s'Omini cun sa musca, is Assogadoris e medas àteras figuras de su carnovali antigu scalepranesu.

Ateras:

Scruzzonis de Seurgus Donigala...
Maimoni e Grastula de Gadoni
S’Urtzu e sa Mamulada de Seui
Mascheras de ortigu de Scalepranu.

Totu cundìu cun ballus sardus, durcis e binu po totus!!
A si mellus biri medas! 

Valentina Usala

*Articolo originale pubblicato su Tottus in Pari