-Matteo Setzu*-

 

Cagliari e Lisbona, separate da un tram Avete mai visto veramente Cagliari? E' stupenda, bellissima.

Le vie del centro storico che si perdono verso il mare.

E Lisbona, la conoscete? 

Anche lì un centro storico incantevole con la vista che finisce nella foce del fiume Tago.

Due citta' situate su delle colline, entrambe con castelli, mura, storie di musica, tradizione e cultura. Due citta' che nel giro di una settimana si apprestano a vivere degli eventi importantissimi.

A Cagliari stasera ci sara' il rientro di Sant'Efisio, una delle feste piu' sentite dell'isola. Una festa che abbraccia fedeli, devoti e appassionati che arriveranno da ogni angolo della Sardegna e non. Una festa ricca di colori, danze, canti. Una festa che emoziona, che riempie il cuore vederla, che e' un appuntamento imperdibile in quel primo maggio solitamente ricordato perche' festa dei lavoratori. Un lavoro che manca sempre di piu', che un'isola, una citta', sognano di recuperare e tornare a respirare come un tempo.

Una potenzialita' enorme che non viene sfruttata a dovere, quell'industria del turismo che potrebbe dare molto di piu' ma che non riusciamo a concretizzare. Quest'anno la citta' pero' si e' gia' popolata, piu' del solito. Vuoi per i fatti che hanno coinvolto i paesi del Nord Africa, vuoi perche' con l'avvento dei voli low cost quest'isola e' sempre piu' vicina al resto del mondo. E allora si vedono turisti stranieri con pelli bianche arrossate dai primi timidi soli di una primavera che tarda ad arrivare. Turisti che si perdono tra Castello, Stampace, Villanova e la Marina. Turisti assetati, affamati, curiosi.

Turisti che si possono anche perdere tra le foto storiche di Cagliari e che notano che anche qui, come a Lisbona, c'era una volta il tram. Un tram ormai sostituito dagli autobus aperti che bruciano le teste di quei poveri turisti che al sole non sono abituati.

Quel sole che anche a Lisbona batte caldo...

come le rotaie di quel tram che i turisti non possono non perdere.

Perche' a Lisbona tra Barrio Alto e Alfama la citta' prende tutta un'altra visuale vista da dietro un finestrino. Sino ad arrivare a Rossio, dove sabato si terra' una manifestazione che e' giunta alla decima edizione. Una sfilata di maschere tradizionali iberiche. Arriveranno maschere tradizionali da ogni angolo del Portogallo e della Spagna, ma anche dalla nostra isola, stavolta da Orani, in precedenza da Ottana e Mamoiada. Arriveranno per continuare con quel ponte di storia e cultura che e' nato tra queste due terre, quella Lusa e quella Sarda. Una storia destinata a continuare, come quella di queste due citta' baciate dal sole e cullate dalle loro acque.

Due citta' cosi simili ma estremamente diverse. Una consolidata dal turismo, l'altra che arranca e cerca di crescere.

Ma possiamo farcela, anche se abbiamo perso piu' di un tram...

*FocuSardegna

Autore dell'articolo
Simone Tatti
Author: Simone Tatti
Giornalista, data analyst e startupper. Economista di formazione, con master in sviluppo territoriale e gestione d’impresa mi appassiono al mondo dei media dopo aver vinto il primo concorso universitario Heineken – Ichnusa in “Marketing e Comunicazione”. Scrivo con costanza da circa quindici anni su testate giornalistiche off e online prediligendo la produzione di reportage e articoli di analisi statistico/economica. Per amore verso la mia terra, fondo www.focusardegna.com. Ho curato l’immagine e la comunicazione di progetti di destinazione turistica (i.e. Distretto Culturale del Nuorese e Sardinia East Land | destinazione globale Nuorese Ogliastra) e la gestione dei canali social di affermati mass media (Unione Sarda, Videolina e Radiolina). Per sapere altro su me o quel che faccio, visita il mio sito www.simonetatti.it.

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