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Da Genova a Putifigari, fino alla scuola di Mogol fino al ritorno in Sardegna. Luca Tilocca, giovane talento del panorama musicale sardo, si avvicina al mondo della musica a 15 anni, militando nei cori polifonici N.S. de S'Ena Frisca di Putifigari e S.Rughe di Ittiri, entrambi diretti dal maestro Salvatore Paba. Nel 2007 esordisce sul palco di Usini nello spettacolo di Giuliano Marongiu ”Incantos” come ospite. Nel 2008 raggiunge le prime posizioni nel genere “Inediti” al Festival Regionale della Canzone d'autore “Rokamicizia”, tenutasi a Lanusei con il brano “Fozza Noa”, scritto assieme ad Alessandro Pintus, giovane poeta Putifigarese. Più volte ospite di varie trasmissioni televisive regionali e manifestazioni importanti, ha collaborato con i maggiori artisti sardi. Il suo primo lavoro discografico “Cando falad sa die”, racconta, in musica, diversi momenti della vita: dal ricordo del nonno paterno, con il brano dal titolo Abbaba’,all’amore con Cando falat sa die(Pintus-Tilocca); c’è, ancora, il dramma delle guerre con“ Fozza Noa” e il dramma degli incendi con S’alvure Muribunda(Pintus-Galzerano-Cossu) ma anche l’affetto per i bambini con “Prenda ‘e oro” e infine l’amore per la propria terra con ” Terra de incantu” realizzata insieme a Roberto Tangianu e le sue launeddas. Nel 2009 guadagna il secondo posto del premio Mariele Ventre con il brano “Amigu” ,scritto insieme a Luca Galzerano e pubblicato nel disco natalizio “Augurios de coro” prodotto dal quotidiano L’Unione Sarda. Diplomato alla scuola di Mogol, è inoltre autore e interprete di “Ajò” ,”Zocca”, “Sardinian Cow Boy” e “Rosas de Carrasecare” quest’ultimo con una combinazione rock-blues in limba presente nella compilation “Sa mezzus zente” prodotta da Giovanni Leonardi per l’etichetta Gente Nuova, di “Tu mi chiamerai” e “Un brivido” scritto da Cheope Mogol.
Dopo la produzione nel 2013 del docu-film CA4arts, che racconta le quattro arti della cultura hip hop a Cagliari e provincia arriva su dvd in edizione limitata “WickedStyle” un film-documentario che attraverso la voce della storica band sarda Wicked Apricots racconta la scena Punk degli anni 80 di Cagliari e d’intorni. Il gruppo si è formato a Soleminis nel 1984. Quasi dieci anni dopo, nel settembre del 1993, entra nella band Ciro. Producono ben 5 album tra cui l’ultimo su vinile e cd nel 2011. Nel documentario si alternano diverse voci autorevoli per descrivere quello che si respirava in quegli anni della Cagliari Punk come quelle di Andrea Mereu conosciuto come Zimbra records dj e direttore artistico , Giovanni Mancosu titolare dello studio di registrazione “Foxi Studio” , Andrea Musiu giornalista e musicista , Emanuele Pittoni della band ratapignata e sotico cantante dei Senso Unico.
Un adesivo della Sardegna incollato sulla chitarra e sfoggiato (anche) durante la performance a Sanremo, una cultura invidiabile in fatto di detti popolari, tradizioni, luoghi e, soprattutto una vicinanza, quasi spirituale, alla nostra terra. Parliamo di Davide Van De Sfroos, istrionico cantautore delle valli comasche attivo da circa vent’anni ma arrivato al grande pubblico con Yanez, presentata sul palco dell’Ariston nel 2011. Ogni suo testo va a raccontare una storia che può esser legata alla sua zona, quella dei laghi e ai suoi abitanti o, ancora, a persone incontrate nei suoi viaggi, anche in Sardegna. “Mi capitò di andare ad Arbatax e un uomo, un sognatore, stava lavorando nel suo cantiere; lui ora è scomparso e i suoi due fratelli son gli alfieri del sogno di chi era solo un costruttore di motoscafi”, esordisce prima di intonare “Il costruttore di motoscafi”.
Il mal di Sardegna lo attanaglia da ben 14 anni quando visitò la nostra Isola con l’intento di starci una settimana e, invece, vi passò un mese! “Rimasi folgorato da quei luoghi e dai sardi: quando certe cose ti entrano dentro non possono più uscire”.