Il Progetto "In Punta di Piedi" promosso dall'associazione Centro Ippico Nuorese grazie al finanziamento della Fondazione di Sardegna,  può essere considerato come la sintesi finale di un percorso che, sviluppato negli anni, prende avvio dal sogno di poter riunire in un unico “momento” due percorsi solo apparentemente distinti ma in realtà con importanti affinità.

Uno è quello di sviluppare un servizio riabilitativo, educativo e ludico all'utente (bambino, adolescente, adulto) con percorsi integrati di, educazione, riabilitazione inclusione sociale e lavorativa, l'altro è quello di concretizzare una struttura in grado di apportare dei benefici a cavalli che in seguito ad infortuni sono costretti a lunghi periodi di confinamento in box, segnando tal volta la fine della carriera agonistica nel cavallo sportivo o addirittura in casi estremi la soppressione dello stesso.

Perché chiamare il progetto in punta di piedi?

Per diversi motivi!

Letteralmente significa camminare poggiando a terra solo le punte, in senso figurato, significa agire con prudenza e discrezione.

Quanti di noi riescono ad entrare in punta di piedi nella vita altrui agendo con prudenza e discrezione? Poche persone hanno questa capacità, bisogna essere dotati di una grande empatia, capacità posseduta invece da diverse specie di animali domestici, in primis dal cavallo. Il cavallo è un animale eccezionalmente empatico,” saggio", capace di coinvolgere persone in difficoltà in un’esperienza attiva e piacevole. Camminare in punta di piedi, fa pensare ad un’andatura al passo lento, andatura che nella sua ritmicità ‘ può offrire al terapista preziosi stimoli terapeutici. Allo stesso tempo in punta di piedi è un termine che spesso viene utilizzato fra gli ippiatri per indicare un’andatura patologica del cavallo con disturbi agli arti. Patologie che richiedono pazienza per il lungo periodo di riposo e riabilitativo a cui sono sottoposti gli animali.