A pochi giorni da Expo e in attesa di scoprire in che modo la Sardegna farà parlare di sé in occasione dell’attesa Esposizione Universale, i venti della nostra Isola hanno soffiato, leggeri e decisi, anche durante la Milano Design Week. In un fluire costante di eventi, installazioni e incontri, non sono mancati i preziosi contributi regionali. Tra le stelle del design contemporaneo, l’architetto e designer di fama internazionale Roberto Palomba. Nato a Cagliari e definito dal magazine Surface “Il genio della riduzione” ha conquistato il mondo del design con creazioni che hanno ripensato l’idea del bagno in maniera innovativa.
Frequento ilSalone sin da giovanissimo – ci racconta nello spazio Kartell, in Brera- quando accompagnavo mia zia, la ceramista Emilia Palomba. Questa edizione è stata particolarmente interessante e di qualità: c’è molto fermento ma anche serietà e concretezza”. Nelle forme delle sue creazioni si ritrova anche una sorta di essenzialità sarda. “La Sardegna per me è un atteggiamento. C’è una certa serietà nell’essere sardi e nell’affrontare un progetto con semplicità e dedizione”. Soddisfazione anche per un altro importante nome del designer italiano con radici sarde, Anna Deplano che incontriamo in Fiera.
Da Nonostante Marras il binomio design e moda si chiama “Il sentiero dei nidi di ragno”: l’opera di Antonio Marras in collaborazione con Segno Italiano, si è aggiudicata il Milano Design Award, premio dedicato alle migliori installazioni del Fuorisalone. Tra i 15 finalisti, la giuria di esperti ha scelto l’opera dove i nidi cesta di Antonello Utzeri (che riprendono quelli disegnati da Imago Mundi nel 2005) si arricchiscono di tessuti componendo una grande voliera in movimento. Ancora Marras e Segno Italiano, propongono i cesti intrecciati ai tessuti (realizzati da Utzeri) che diventano sfiziose borse.
Sempre in via Cola di Rienzo, troviamo i sapori di Imprentas che ha dato vita, per il FuoriSalone, a un temporary bistrò e, incantevoli, le creazioni floreali di Tonino Serra. Il flower designer di Alghero, richiesto in mezzo globo, ha fuso natura e design con un allestimento che ricordava la flora sarda, nei profumi del rosmarino e del lentischio. “Il nostro segreto – confida Serra mentre prepara un bouquet– è la semplicità. Un flower designer deve continuamente far ricerca, mettersi in gioco e trasmettere messaggi positivi: le persone hanno ancora voglia di sognare”.
Passeggiando per le vie del centro, ritroviamo Antonio Marras nei chiostri dell’Umanitaria per una capsule realizzata con la designer Paola Lenti. In Corso Como, da Anteprima, plastica e oggetti portati dal mare e ritrovati sulle spiagge sarde diventano ispirazione per l’artista Antonietta Serra che li trasforma, con un gioco di dettagli e prospettive, in opere d’arte contemporanea: soldatini, tappi e schegge diventano quadri, dando in “Re-Creation” una seconda vita a quanto era stato scartato.
Contaminazioni e tradizioni sarde tornano in “No Direction”: disegnato da PLS Design per la storica azienda tessile Mariantonia Urru di Samugheo, unisce una lampada in ottone (elemento indiscusso del Salone e ed emblema di una preziosità sostenibile) a un tappeto di lana. “Il FuoriSalone apre la città al mondo del design e la partecipazione a questa edizione è stata eccellente”, conferma Vittorio Bruno, progettista e designer nuorese.
Sardegna protagonista anche alla Fabbrica del Vapore, grazie all’intuizione di Annalisa Cocco che ha portato per la prima volta gli studenti dello Ied di Cagliari al Fuorisalone con il progetto SulcisLab nato dalla collaborazione con il Rotary Club Cagliari, Carbonia e Iglesias. In un dialogo tra antichi mestieri e nuove tecnologie di produzione, sono stati presentati degli oggetti – disegnati dagli studenti e realizzati da artigiani del Sulcis – legati al tema del food e della tavola. C’è poi il pane tradizionale che torna nella creazione della fashion designer Barbara Pala per la mostra “Tempting Art” da Valcucine, in Corso Garibaldi dove con “Pane e coro” Pala ripensa l’idea dello spuligantes, unendo estetica e tradizione. Infine, in anticipazione Expo, il pane sardo è presente alla mostra “In forma di pane” nella Mediateca Santa Teresa in un misto di tradizione (nei pani tipici e delle feste) e rivisitazioni in chiave contemporanea con installazioni di artisti nazionali.
Mariella Cortès
Le creazioni del Flower Designer Tonino Serra