Si è chiuso nella serata di lunedì 30 settembre il seminario “Musei e Paesaggi Culturali” promosso dall' ICOM Italia (International Council of Museums) e organizzato dall'ISRE (Istituto Etnografico della Sardegna) che ha avuto come obiettivo finale la costituzione del Coordinamento di ICOM Sardegna. Il seminario è stata una prima occasione per un confronto fra ottiche e approcci disciplinari diversi al paesaggio e, a partire da essi, stabilire in che modo i musei possano costituire un punto di riferimento nella sua tutela attiva.

Musei e paesaggio culturale è un tema importante che si colloca nel cuore stesso della visione strategica di ICOM. Perchè individua come i musei possano contribuire all'obiettivo di far sì che l'importanza del patrimonio naturale e culturale sia universalmente riconosciuta.

Saluti e apertura del seminario

Un appuntamento importante - ha esordito il presidente dell'ISRE Bruno Murgia – un museo non può essere statico, deve stare in contatto col paesaggio che lo circonda, deve muoversi e interagire col territorio perchè il paesaggio appartiene al popolo. Alessandro Bianchi - sindaco di Nuoro  - precisa che la dinamicità dei musei porta le amministrazioni locali a confrontarsi con le continue trasformazioni culturali. I questiti sono tanti: a chi affidare  nella società contemporanea, la responsabilità primaria del patrimonio? Quale istituzione può assicurarne la conoscenza, la conservazione, la comunicazione, meglio che i musei?  Per i musei, aprirsi al paesaggio e al patrimonio che li circonda, significa impegnarsi rispetto al patrimonio contemporaneo, partendo dalla molteplicità degli approcci esistenti e adottando modelli nuovi in una società che cambia. Alberto Garlandini - presidente di ICOM Italia - sottolinea l'importanza del seminario poiché “Musei e Paesaggi Culturali”  è anche  il tema scelto per la 24° Conferenza Generale che si svolgerà a Milano dal 3 al 9 luglio 2016. Siamo arrivati alla conferenza internazionale davvero provati, è stata una battaglia – afferma Garlandini – i nostri competitor erano Mosca e Abu Dhabi; abbiamo vinto noi, e questo ci fa capire quanto l'Italia sia attrattiva dal punto di vista culturale.

Interventi e Relazioni

Il dibattito è andato avanti grazie agli interventi di figure illustri e professionisti che hanno partecipato attivamente al seminario con le loro relazioni. Daniele Jalla di ICOM Italia ha proposto una riflessione sulla relazione fra musei e territorio. Il professor Claude Raffestin - Università di Ginevra - ha illustrato il paesaggio italiano fra natura e invenzione, affermando che “il paesaggio non è un buon strumento per conoscere la realtà, ma è un eccellente strumento, per conoscere il modo di guardare la realtà e di usarla”. La terza relazione è stata affidata a Pietro Clemente - Presidente Onorario della Simbdea e membro del Comitato Tecnico Scientifico dell'ISRE.  Partendo dalla Convenzione Europea del Paesaggio, il Prof. Clemente, ha esposto una serie di tematiche che hanno abbracciato la relazione fra paesaggio e turismo, il paesaggio come periferia diffusa e per finire si è dato ampio spazio al  concetto di “terzo paesaggio”: i luoghi abbandonati, i paesaggi indecisi e degradati. Un bellissimo e interessante escursus storico della pittura di paesaggio è stato proposto da Giuliana Ericani – Direttrice del Museo Civico di Bassano del Grappa – seguito dall'intervento di  Michele Lazinger – Direttore del MUSE di Trento – che ha sottolineato quanto il paesaggio (assieme alla componente identitaria e a quella educativa) sia una fondamentale risorsa, capace di intercettare la conoscenza del territorio. Infine, con la proiezione  della video intervista a Steve Feld,  realizzata da Paolo Piquereddu – Direttore Generale dell'ISRE – si è concluso il dibattito. Feld, professore di antropologia all'Università di New Mexico, ha parlato assieme a Piquereddu del “Sound of Sentiment” e dell' importanza del paesaggio sonoro in Sardegna, scandito dal meraviglioso ritmo dei campanacci dei Mamuthones, dalle pecore che emettono i loro belati,  dalla musica del mare e del maestrale. Suo il concetto di “Soundscape” che è articolato, interpretabile e osservabile da differenti prospettive. Steve Feld ha sviluppato importanti analisi sui paesaggi sonori naturali, in particolare in Papua Nuova Guinea.

Conclusioni

Altri incontri a carattere seminariale saranno necessari per proseguire in un dibattito che approfondisca sul piano teorico, senza perdere di vista gli aspetti più operativi del tema. Dovremmo sicuramente dedicare un incontro agli aspetti normativi – afferma Daniele Jalla – coinvolgendo tanto il mondo dei musei e del patrimonio, quanto quello degli enti e delle associazioni impegnate sul fronte del paesaggio e dell'urbanistica. Sentiamoci al tempo stesso – continua Jalla – tutti impegnati nel fare proposte concrete o nel comunicare iniziative già in programma, cercando di costruire così il percorso verso il Convegno nazionale che stiamo cercando di organizzare a Firenze nel 2014.

L'incontro nuorese si è concluso con  la costituzione del Coordinamento di ICOM Sardegna.

Irene Bosu

Autore dell'articolo
Simone Tatti
Author: Simone Tatti
Giornalista, data analyst e startupper. Economista di formazione, con master in sviluppo territoriale e gestione d’impresa mi appassiono al mondo dei media dopo aver vinto il primo concorso universitario Heineken – Ichnusa in “Marketing e Comunicazione”. Scrivo con costanza da circa quindici anni su testate giornalistiche off e online prediligendo la produzione di reportage e articoli di analisi statistico/economica. Per amore verso la mia terra, fondo www.focusardegna.com. Ho curato l’immagine e la comunicazione di progetti di destinazione turistica (i.e. Distretto Culturale del Nuorese e Sardinia East Land | destinazione globale Nuorese Ogliastra) e la gestione dei canali social di affermati mass media (Unione Sarda, Videolina e Radiolina). Per sapere altro su me o quel che faccio, visita il mio sito www.simonetatti.it.

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