I Worn Out sono una band alternative rock proveniente da Quartu Sant'Elena (CA). Il loro sound è caratterizzato da sfumature che variano dall'hardcore moderno al brit, dall'indie al post-rock. Psichedelia crunchosa, bridge ipnotici, suoni dissonanti e distorti, sistemi ritmici dinamici e violenti, ninne nanne struggenti, dolci melodie vocali e un pizzico di screamo.
Il gruppo è nato nel luglio 2009, quando gli Okay Daisy rimasero orfani del loro chitarrista. Martina (voce e basso) e Luca chiesero a Kočo (ex voce e chitarrista dei Sar.Ca.Bronx, una band punkrock attivo a Cagliari negli anni '90) di unirsi a loro. All'inizio l'obiettivo era quello di portare avanti con il progetto Okay Daisy, ma dopo poco più di un mese i tre decisero di portare il sound della band ad un livello superiore, con l'inserimento di una seconda chitarra. Così Francesco, un vecchio amico di Martina, si unì alla band. L'esperimento ha funzionato bene: l'attitudine punk/hardcore di Kočo e le influenze rock'n'roll di Francesco si unirono all'iniziale vena alternative/stoner della band, rendendo però il suono completamente diverso da quello degli Okay Daisy. Era chiaro che ormai si trattava di una band completamente nuova, e quindi divenne essenziale anche un nuovo nome: i Worn Out erano ufficialmente nati. Dopo sei mesi trascorsi a riarrangiare alcuni brani del repertorio Okay Daisy e a scriverne di nuovi, a gennaio 2010 la band ha fatto il suo debutto ufficiale dal vivo, a cui ha fatto seguito un'intensa attività live che ha portato i Worn Out a calcare i palchi della maggior parte dei club underground e dei festival della Sardegna, suonando assieme a Effelle, Speedy Rocky, the Erotik Monkey, King Howl Quartet, ecc... Alla fine del 2010 Alessandro (batterista degli INTRAZIONE) ha preso il posto di Luca dietro la batteria, contribuendo con le sue influenze metal a rendere il suono del gruppo ancora più peculiare.
Il 25 novembre 2011 hanno pubblicato il loro primo EP "A present for you", totalmente autoprodotto, registrato e mixato da Gabriele Boi tra gennaio e marzo 2011 presso lo Studio Recording Sleepwalkers di Guspini (VS - Italia), e ora stanno lavorando sul loro primo full-length. Nel marzo 2012 è uscito il loro primo videoclip, "a present for you", realizzato dalla EYEme, con la regia di Bruno Mameli. Il video prende il nome dall'EP, in quanto non si tratta di un normale videoclip, bensì di un cortometraggio al quale fanno da colonna sonora 2 brani tratti dal disco: LIAR e DIE AWAY.
INTERVISTA
I Worn out: quattro visi noti nella scena underground sarda. Ognuno di voi parte da esperienze differenti, ma raccontateci un po' come le vostre strade si sono incrociate.
Ci siamo conosciuti incrociandoci in sala prove o ai concerti, molto poeticamente potremmo dire che è la musica che ci ha fatto incontrare... in realtà son stati tre “ti va di suonare con noi?” a cui, dopo aver pensato “ma io cosa c'entro?!”, si è risposto di si...
Un nome sicuramente d'impatto, Worn out sta per: 'usurato' 'logorato' 'consumato'. C'è qualche concept specifico dietro questa scelta?
Il periodo in cui abbiamo iniziato a suonare assieme credo ci sentissimo tutti un po' come una di quelle scarpe vecchie, rotte, che metti da parte e di cui ti dimentichi.
Un sound graffiante e deciso, con una evidente cura dei dettagli. Quali sono gli artisti che vi hanno maggiormente influenzato durante il vostro percorso?
Questa è la domanda che ci mette sempre in crisi. Abbiamo tutti e quattro dei gusti musicali molto differenti, spesso e volentieri contrastanti, e non ci siamo mai consciamente ispirati a qualcuno o ad un genere in particolare. Suoniamo quello che ci viene spontaneo: ognuno porta le proprie influenze, cerchiamo solo di metterle assieme in un modo che soddisfi a pieno tutti e quattro.
Avete alle spalle numerosissime esibizioni live e un album, 'A present for you'. Come nascono le vostre idee, la stesura e il componimento dei brani?
Il più delle volte nascono per caso, in sala prove: due note abbozzate, ci improvvisiamo su per un po', e se ci sembra che suoni bene proviamo a dare un ordine a quel che abbiamo suonato.
L'album ha ottenuto un riscontro davvero positivo, il lavoro ha soddisfatto le vostre aspettative?
Decisamente si. Inizialmente volevamo solo registrare una demo, poi ci siamo lasciati prendere un po' la mano... il risultato è stato molto al di sopra delle nostre aspettative sia in termini qualitativi (anche grazie a Gabriele dello Sleepwalkers Recording Studio) che di riscontri di pubblico.
Una menzione particolare va ai vostri videoclip, elaborati e intriganti. Potete dirci qualcosa a riguardo?
I video li abbiamo ideati e realizzati in collaborazione con i ragazzi di EYE ME, in particolare Bruno Mameli e Michela Medda. L'idea che sta dietro il primo, “a present for you”, era inizialmente quella di sviluppare un'unica storia che sarebbe poi stata suddivisa in più videoclip. Una volta decisa la storia ci è però sembrato un peccato doverla dividere, e alla fine abbiamo optato per realizzare un vero e proprio cortometraggio, utilizzando più canzoni del disco come colonna sonora (da qui il nome “a present for you”). La storia viene presentata in modo che non sia di immediata interpretazione, volevamo che lo spettatore si fermasse a riflettere su cosa sia realmente successo, su quanto i fatti possano apparire diversi a seconda della prospettiva da cui li si osserva. Il secondo, “army” è invece totalmente costruito sul testo della canzone: si parla di guerre, di soldati che compiono efferati crimini e di vittime che cercano vendetta, e delle spirali d'odio che così si creano.
Cosa ci regaleranno i Worn out in futuro?
Se tutto va bene, entro la fine dell'anno, un nuovo disco...
Salutate i lettori di Focusardegna!
Ciao a tutti!
http://www.youtube.com/watch?v=gM4LRbMnW0I
Sul web:
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Intervista condotta dal gruppo musicale: "I Castagna"