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La dolce e misteriosa leggenda narra che viveva anticamente, forse verso il mille, un giovine maestro di Sorres, artista, poeta gentile; il quale tornando nel suo paese dopo aver studiato oltremare, presso un pittore ed architetto famoso, rimarco' nel villaggio una finestra misteriosa dove con molta grazia ed abbondanza crescevano le rose, e le campanule s' intrecciavano alle spirali delle colonnine, che non si apriva mai, e tra cui fiori non appariva mai nessuna testa.
Una volta, a Tula c'era un certo Malaspina che aveva una ricchezza strabiliante, ma era molto avaro. Eravamo ai tempi della messe e tutti avevano il grano messato, ma era annata cattiva per il grano, perchè c'era la carestia e perciò c'era molta povertà; e siccome tutto il paese sapeva che Malaspina era ricco, andavano a chiedergli l'elemosina; quello, però, non dava niente a nessuno e li cacciava di malo modo.Ecco che passò un povero che era Gesù Cristo travestito e disse a Malaspina: “Fatemi l'elemosina; quello che potete, almeno un pezzo di pane o una manciata di grano”.
Narra la leggenda che tanto e tanto tempo fa, quando ancora l'uomo non popolava la terra e la natura regnava incontrastata in tutto il mondo, il territorio nel quale oggi sorge la città di Cagliari era luogo di assoluta bellezza caratterizzato da clima mite e paesaggi incantevoli. Anche i demoni, capitanati da Lucifero, rimasero incantati dalla bellezza del posto, tant'è che un giorno decisero di volersene impossessare.