Una volta, a Tula c'era un certo Malaspina che aveva una ricchezza strabiliante, ma era molto avaro. Eravamo ai tempi della messe e tutti avevano il grano messato, ma era annata cattiva per il grano, perchè c'era la carestia e perciò c'era molta povertà; e siccome tutto il paese sapeva che Malaspina era ricco, andavano a chiedergli l'elemosina; quello, però, non dava niente a nessuno e li cacciava di malo modo.Ecco che passò un povero che era Gesù Cristo travestito e disse a Malaspina: “Fatemi l'elemosina; quello che potete, almeno un pezzo di pane o una manciata di grano”.
Ma Malaspina, con l'avarizia che aveva, gli rispose: “ll grano me l'ho lavorato da me e ne voglio approfittare io". Gesù, con santa pazienza abbassò la testa e se ne andò afflitto. Venne, però, il tempo di gettare la semina e Malaspina ne gettò molta, ma da questo grano, invece di nascere ugualmente grano, nacquero spine e dal giorno in poi quel terreno prese il nome di Malaspina e da allora, quando si vuole dire che un uomo è cattivo, si dice: “Tu sei cattivo come Malaspina”.