Opportunità, Innovazione e Tecnologia: sono questi i pilastri sui quali costruire il futuro. Nuoro diventa artefice del cambiamento e investe sull’imprenditoria digitale attraverso “Make in Nuoro”, un progetto finanziato dalla Camera di Commercio che prevede la realizzazione di uno spazio dedicato alla fabbricazione digitale. L’incontro di presentazione al pubblico che si è tenuto mercoledì 29 Ottobre presso la sala conferenze della Camera di Commercio ha illustrato le potenzialità dell’iniziativa in termini di prospettive future e risvolti economici per le imprese e per il territorio.

Nello specifico, Make in Nuoro prevede una prima fase di analisi e monitoraggio, finalizzata ad individuare le necessità delle imprese, alla quale seguirà la realizzazione di uno spazio fisico appositamente dedicato, nel quale saranno istallati gli strumenti di produzione più consoni e maggiormente fruibili dai soggetti economici del territorio. Uno spazio aperto dove macchine, idee, persone e approcci nuovi possono mescolarsi liberamente. 

I laboratori di fabbricazione digitale, o come più comunemente conosciuti con il termine inglese di FabLab, sono degli spazi dotati di una serie di strumenti computerizzati in grado di realizzare, in maniera flessibile e semi-automatica, un'ampia gamma di oggetti mediante meccanismi di progettazione e produzione, che consentono al produttore maggiori margini di personalizzazione. Piccole botteghe artigianali che realizzano oggetti di uso comune ricorrendo all’utilizzo di strumenti di ultima generazione quali stampanti 3D, taglierini laser, fresatrici a controllo numerico e aspiratori. 

Come ben sappiamo, e come giustamente asserisce il presidente della Camera di Commercio Agostino Cicalò “La realtà delle imprese sarde è fatta di molta manifattura e piccolo artigianato, dove la produzione su scala praticamente non esiste, né è nella tipologia culturale, e quindi negli obiettivi, delle nostre imprese”. Non potendo, perciò, competere sulla produzione di larga scala, una produzione di tipo digitale consentirebbe di sfruttare la capacità d’inventiva e di creatività degli artigiani locali, assecondandone i loro punti di forza. 

Questo tipo di fabbricazione rappresentaattualmente un settore in forte espansione e dalle smisurate potenzialità di crescita. La diffusione dei FabLab sta creando nuovi modelli di progettazione e sta cambiando il modo di produrre, di pensare e innovare.  L’obiettivo è modificare il vecchio modo di fare le cose (che richiedeva di prendere le varie parti di un prodotto e avvitarle o saldarle insieme, comportando tempo per l’assemblaggio e quindi più costi) attraverso una sostanziale semplificazione del processo produttivo. Si parte da un’idea, la si converte in un disegno in formato digitale con l'aiuto di un qualsiasi software Cad, ed infine le macchine la trasformano in materia. Una vera e propria innovazione del processo produttivo che l’ “Economist” ha definito la “Terza Rivoluzione industriale”. 

È naturale che i cambiamenti siano talvolta accolti con diffidenza, specie quando questi mettono in discussione professionalità affinate con il trascorrere del tempo e consolidate dalla tradizione. È normale che molti artigiani mostrino le proprie perplessità e riluttanze in merito a questo rivoluzionario modo di concepire la produzione. Ma quale sarebbe il costo di opporsi all’innovazione piuttosto che assecondarla? In che mondo vivremmo oggi se l’uomo si fosse opposto all’introduzione della spoletta volante prima, e a quella dei processi automatizzati poi?

È in corso una sfida. Spetta a noi decidere se accettarla oppure no. È nostro dovere, ma anche responsabilità, scegliere se divenire temerari artefici del cambiamento oppure passivi osservatori della realtà.

Simone Tatti

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Simone Tatti
Author: Simone Tatti
Giornalista, data analyst e startupper. Economista di formazione, con master in sviluppo territoriale e gestione d’impresa mi appassiono al mondo dei media dopo aver vinto il primo concorso universitario Heineken – Ichnusa in “Marketing e Comunicazione”. Scrivo con costanza da circa quindici anni su testate giornalistiche off e online prediligendo la produzione di reportage e articoli di analisi statistico/economica. Per amore verso la mia terra, fondo www.focusardegna.com. Ho curato l’immagine e la comunicazione di progetti di destinazione turistica (i.e. Distretto Culturale del Nuorese e Sardinia East Land | destinazione globale Nuorese Ogliastra) e la gestione dei canali social di affermati mass media (Unione Sarda, Videolina e Radiolina). Per sapere altro su me o quel che faccio, visita il mio sito www.simonetatti.it.

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