Stazione romana collocata lungo la strada che attraversava la Sardegna centrale, denominata nell’Itinerario Antoniniano Alio itinere ab Vlbia Caralis, tra Caput Thyrsi e Biora. Il sito antico è stato individuato in località Soròvile (o Soròbile), due chilometri a nord del moderno abitato di Fonni. In quest’area, scavi condotti tra il 1879 e il 1881 hanno messo in luce una struttura quadrangolare, lunga 56 m ca. e larga 46 m ca., costituita da una decina di vani, quattro dei quali disposti a differente livello e raggiungibili da una scala, quadrati o rettangolari, disposti lungo i lati di un cortile centrale di 26 x 30 m ca. Alcuni vani sono pavimentati in tessellato verde con una cornice di tessere bianche; altri ambienti presentano pavimenti realizzati in battuto di argilla o a mattoni.
Sul lato settentrionale sono stati individuati ambienti termali; uno di essi, a pianta semicircolare, conserva ancora la copertura. Nell’area del complesso edilizio sono stati rinvenuti, insieme a reperti ceramici, frammenti di marmo e di vetro. La tecnica laterizia (una sorta di opus incertum intonacato) e i bolli rinvenuti sui laterizi fanno ipotizzare che la fondazione di Sorabile sia avvenuta, con ogni probabilità, nel corso del II sec. d.C. Tra gli studiosi prevale l’interpretazione militare del centro, fondato in pieno territorio delle civitates Barbariae presso il limes dei populi Celes(itani)e Cusin(itani) attestati dal cippo terminale rinvenuto a Turunele, in agro di Fonni (Raimondo Zucca, Le civitates Barbariae e l'occupazione militare della Sardegna: aspetti e confronti con l'Africa, Atti del V Convegno su l’Africa Romana, Sassari, 11-13 dicembre 1987, Sassari 1988, pp. 349-373).
Agli ultimi decenni del II sec. d.C. deve essere ricondotta la dedica, scoperta in un rione di Fonni ma proveniente da Sorabile, a [Di]ana e Silvanus del [n]emus Sorabensis posta dal governatore della Sardegna Caius Vlpius Severus (Lidio Gasperini, Ricerche epigrafiche in Sardegna (II), in Atti del IX Convegno su l’Africa Romana, Nuoro, 13-15 dicembre 1991, Sassari 1992, pp. 571-593).
Nelle vicinanze di Sorabile sono noti altri rinvenimenti di età romana: in località Masilò sono state ritrovate monete repubblicane e imperiali; in località Norguiddo è stata rinvenuta una fibula decorata con due animali fantastici affrontati; dall’area del nuraghe Dronoro proviene il diploma militare concesso tra il 213 e il 217 d.C. a un marinaio sardo della classis Ravennatis rientrato nel suo luogo di origine all’atto del congedo (Giovanni Lilliu , Per la topografia di Biora (Serri-Nuoro), Studi Sardi, VII, Sassari 1947, pp. 40-41).
A cura del Prof. Attilio Mastino