E' ora di parlare e di dire a questa stampa nazionale di finirla con tutte queste menzogne degne degli sciacalli migliori. Perché non si può continuare a sentire tante fandonie, non si può continuare a buttare fango su un paese intero, non si può fare notizia mostrando sempre le solite storie elaborate da fatti del passato. Perché voi cari giornalisti dei miei stivali, o dello stivale, di Orune e della Sardegna conoscete ben poco.
Perché voi venite a farvi le vacanze da noi, rimanete spiaggiati come delle foche e vi bagnate di alcool come tutti gli essere umani di questo mondo. Perche' a Orune come in ogni posto si beve, ci si diverte, si ride e si scherza. Ma a Orune si vive, e voi lo state uccidendo.
Perché Orune è pieno di giovani laureati, di anziani che possono raccontarvi delle storie che vi farebbero crescere, di lavoratori che come in tutti i posti del mondo sgobbano per portare il pane a casa. Ma voi dalle coste della Sardegna tutto questo non lo vedete. E continuate a guardare verso l'interno come se fosse un inferno nel paradiso.
Ma voi, voi che fate notizia con le vostre storielle che non valgono a nulla perché non venite a conoscere le Cortes Apertas che non sapete neanche cosa siano, perché non venite a vedere le feste che non conoscete, perché non venite a conoscerci.
Perché anche noi, uomini e donne di collina, pianura o montagna siamo persone.Persone vere, molto più vere di chi davanti a una scatola animata chiamata televisione deride gli altri. Perché voi da quella scatola state uccidendo i sogni di rinascita di un paese intero, che fatica a venire fuori dal suo passato anche grazie a voi.
Siete degli spietati aguzzini che intendono marcire una comunita' che ha tante risorse e che voi ignorate e non vi frega conoscere.
Ma cosa ve ne frega a voi!
Voi starete ridendo grazie alle notizie che montate.
Avete mai sentito parlare de su Tempiesu?
Ma cosa ne sapete, siete come foche spiaggiate nei nostri mari, pronti a consumare alcool che vi fa scrivere notizie assurde, laddove la parola puo' uccidere piu' di un proiettile.
E allora continuate a lucrare se questo e' quello che volete, noi vi rispondiamo col sorriso, come quello di questa ragazza di Orune.
Perché la nostra forza e' questa e non riuscirete mai a buttarci giù cari giornalisti dello stivale!!!