-Irene Bosu*-
Centodue anni, quasi centotre. Questa è l'età di Tzia Francesca, ma si fa chiamare Cicita. "Mi conoscono così in paese” afferma orgogliosa. La conoscono con quel nome anche numerosi studiosi che sono arrivati ad Arzana, dal Giappone, Indiana University e dagli Stati Uniti, per scoprire il segreto della longevità dei sardi. La Sardegna, con epicentro l'Ogliastra, è ormai diventata un case study.
L'ho colta di sorpresa Tzia Cicita. Non era pronta per questa visita e infatti, mi dice con un po' di rammarico, che quando sono andati a trovarla le troup dei giornalisti e di studiosi, indossava una deliziosa camicia bianca, ricamata da lei. Non nasconde quel pizzico di vanità e, fiera, mostra le foto di quell'incontro. Le dico che è bellissima anche senza la sua camicia merlettata a mano.
A centodue candeline Tzia Francesca, vive con la figlia, nel cuore dell'Ogliastra. È ancora lì a raccontare la sua vita. A bere il succo di frutta direttamente dalla bottiglietta. A ritrovare, in un attimo, l'ago che le cade dalle mani. A fare la sua pennichella pomeridiana. A pregare. A ricamare, veloce e precisa. Si, perchè ancora si diletta con ago e filo, mentre mi parla del suo passato, continua a lavorare il pizzo. Non guarda mentre lo fa. Parla con me, dritta negli occhi. E capisco che in quella praticità è racchiusa tutta la sua lucidità. Pelle liscia da fare invidia a tutte le Miss del botulino, capelli di un bianco cangiante e uno sguardo che comunica tutta la sua serenità. Rimango incantata ad osservarla, ha gli occhi vispi che strillano e raccontano una vita intensa trascorsa tra gli aspri monti ogliastrini che baciano il mare.
L'Ogliastra è la zona dove soprattutto i maschi vivono più a lungo e i fattori sarebbero almeno tre: l'intensa attività fisica legata alla pastorizia, l'inclinazione elevata del terreno, la distanza dal luogo del lavoro. Poi, certo, l'alimentazione. Tanta frutta fresca e verdure del proprio orto. Si concede anche un goccio di caffè al giorno Tzia Cicita. E lo dice come se stesse trasgredendo una regola, perchè è consapevole del fatto che alla sua età il caffè, poi così tanto bene, non fa! Ma dice che la tira un po' sù... e allora è giustificata.
“Ho imparato a ricamare quando ero piccola. Una mia amica, che quel lavoro lo sapeva fare magistralmente, mi aveva insegnato i trucchi del mestiere. Così ho iniziato a lavorare a mano al telaio, facevo coperte, arazzi, ricamavo abiti tradizionali sardi. Lei mi aveva chiesto di non rubarle il lavoro e non farle concorrenza. Per tutta la mia vita, ho mantenuto la promessa. Non ho mai venduto niente. Sai perchè? Perchè LA PAROLA è SACRA".
Ci salutiamo così. Con un abbraccio e una lezione di vita. Ho capito che il segreto della longevità di Tzia Francesca è legato alla mancanza di stress, all'aria buona di quelle zone, poca frenesia, spazi aperti e contatti umani che le riempiono il cuore.
Il tempo non ha importanza per lei. Arrivare alla sua età resta una questione di stile... di vita!
*FocuSardegna