I fondi all’università di Nuoro devono essere resi strutturali. È inaccettabile che ogni anno l’ente universitario nuorese, così come la biblioteca Satta, l’Ailun, il Man, debbano elemosinare le risorse per andare avanti senza avere mai avere alcuna certezza sui finanziamenti. Agli studenti, alla cooperativa Ecotopia e al personale dell’università nuorese vanno tutto il nostro sostegno e solidarietà per il momento difficile che stanno attraversando e per i disagi subiti. Nonostante le promesse le risorse continuano a diminuire e diventano anno dopo anno sempre più precarie. Così non si può fare programmazione e di fatto si paralizzano le attività.
Ora, al di là della situazione contingente e dell’atteso pagamento di almeno una parte delle somme arretrate, è necessario che i fondi dovuti per l’università nuorese, così come per gli altri enti e istituzioni culturali del territorio, siano automatici. Un’istruzione di qualità e un adeguato sviluppo del settore culturale costituiscono tasselli importanti per la crescita del territorio. Oltre a essere un presidio formativo fondamentale per tutto il centro Sardegna, queste istituzioni rappresentano infatti attrattori strategici che vanno sostenuti e salvaguardati nel quadro di interventi organici di sviluppo dell’intera filiera culturale, su cui puntare per la ripresa, così come sostenuto nei punti programmatici indicati da Confindustria nel Progetto per la Sardegna centrale e le sue zone interne.