Gentile Signor Pucci,
Chi le scrive è un ragazzo Sardo, non Fonnese, ne Barbaricino. Frequento il paese di Fonni da qualche anno. Sono entrato la prima volta in punta di piedi per fotografare le processioni e le feste che appartengono a questa comunita' che ha come una delle sue piu' grandi caratteristiche l'ospitalita'. Proprio una di quelle feste a cui e' stato invitato. Gira la voce che lei se la sia presa con i ragazzi del comitato perche' si e' sentito in pericolo. Sembra che anche il suo agente le abbia detto che le avrebbero fatto saltare la macchina.
In effetti un po' di ragione posso dargliela. A Fonni anche io ogni volta che vado mi sento in pericolo. Appena arrivo mi accolgono a braccia aperte e mi stringono talmente forte che mi manca il respiro. Penso "stavolta non ne usciro' indenne" mi stritoleranno d'affetto!!! Poi appena riesco a divincolarmi da quelle braccia affettuose mi sommergono di prodotti tipici del posto e penso "No, adesso la mia pancia scoppiera', questi ti mettono le cose a forza in bocca".
Ma gli dico "ragazzi, davvero, a Fonni tornero' anche per la prossima festa, facciamo che rinviamo la bevuta o la mangiata cosi riesco ad accontentarvi tutti?" E loro con un pericolosissimo sorriso 32 denti mi danno una pacca sulla spalla, mi stringono la mano e mi dicono che la prossima volta che tornero' saro' il benvenuto.
Ma lei sa Signor Pucci che la mia macchina a Fonni rimane parcheggiata anche diversi giorni, mi e' capitato anche di lasciarla sbadatamente aperta e mi son trovato delle scritte sui vetri!!! Maledetti, scritte fatte con le dita in quei vetri sporchi di polvere o coperti di neve, quella neve che cade copiosa su quelle montagne dove lei ha avuto la fortuna di iniziare il suo spettacolo. Mi scrivevano frasi tipo "Oh Setzu, e lava la macchina!" "Oh Setzu, la macchina chiudila la prossima volta" Io spaventato non sapevo se denunciare il fatto in caserma oppure no, non sapevo se fossero delle minacce o dei consigli e ho lasciato correre.
Signor Pucci, io a Fonni ci voglio tornare, meglio fare come si fa qua in Sardegna, un poco di omerta' e speriamo che la prossima volta vada meglio. Poi Signor Pucci dovrebbe vedere tutto quello che fanno a Fonni il fine settimana dell'8 dicembre. Una violenza inaudita, ci sono persone che mettono i chiodi nelle zampe del cavallo, bimbi che passeggiano con gli agnellini sul collo, il paese profuma di carne, quella carne che veniva selezionata per strada.
Arrivano migliaia e migliaia di persone da ogni angolo dell'isola, del nostro Continente (per voi Italia), arrivano dall'estero (anche dall'Australia, con le infradito nella neve), vengono per vedere tutta quella violenza e ogni anno ritornano. Perche' in fondo questi abitanti misteriosi della montagna riescono a stritolare tutti con i loro abbracci! Mamma mia che strage!!!
Poi sa Signor Pucci che nel periodo di Carnevale escono tanti uomini sporchi di nero che con delle catene tengono legati altri uomini vestiti di pelli, prendono le ragazze, si arrampicano nelle case...
...mamma mia che pericolo! Pero' chissa' perche' caro Signor Pucci anche per quell'occasione arrivano genti da diverse parti della Sardegna.
Ma lei Signor Pucci, e' sicuro che a Fonni l'hanno minacciata?
E' sicuro che davvero e' stato male?
Sa, quei ragazzi la della montagna sono persone normali, come me, come Lei, come tanti.
Persone aperte a un confronto, persone che durante un anno intero lavorano per regalare ai propri compaesani e ai suoi visitatori una festa bella, divertente, gioiosa.
Appunto, una festa.
A volte la festa non la fa chi cerca di studiare due frasi da raccontare al pubblico e cosi facendo li fa divertire.
Non la fa chi firma autografi o fa le foto con i propri fans giusto per il contentino e per fare bella figura.
La festa la fanno le persone che sanno capire la festa.
A Fonni Signor Pucci credo che se dovesse tornare da turista cambierebbe il suo punto di vista, nessuno si accorgerebbe della sua presenza, probabilmente diventerebbe una persona come tante, come i tanti visitatori che arrivano nel paese dei Martiri e de su Cohone e Vrores.
Conoscera' il vero volto di un Paese che ha dato tanto e tanto sa dare ai suoi visitatori.
Lei sarebbe come tutti noi, sa? Non sarebbe niente di piu' e niente di meno.
Lei ha solo la fortuna di uscire nella scatola magica chiamata TV, quella che rende tutto miracoloso ma che poi quando ti proietta nella realta' fa capire che persone la frequentano.
Quella di Fonni Signor Pucci e' gente che Lei non ha avuto modo di conoscere, perche' quei ragazzi del comitato son persone come poche, son persone che al massimo farebbero saltare in aria un tappo di spumante.
Guardi, credo che farebbe piu' danno un bel calcio nel sedere dato da Gigi RIva che Lei non si dovrebbe neanche sognare di nominarlo perche' LUI e' un Signore, proviene dalla sua stessa zona ma siete due mondi opposti.
Mi auguro solo che il post che sta circolando, dove vengono riportate alcune cose da Lei presumibilmente dette sul paese di Fonni sia una bufala.
Cosi questo messaggio rimarrebbe una colossale figuraccia ma che permettera' a tutti di vivere felici e contenti.
Dimenticavo Signor Pucci, ma Lei lo sa che Fonni ha una caratteristica unica in Sardegna?
E' quella di essere un paese coi fiocchi tutto l'anno!
Un saluto
Matteo Setzu