Eccomi qua. Oggi e' stata una lunga giornata.Giornata iniziata col risveglio, risveglio bagnato dalle lacrime di pioggia venute giu' questi giorni. Come al solito mi connetto su facebook, e come succede in questi giorni, mi ritrovo la home piena di link su come aiutare i paesi colpiti da Cleopatra.Ma Cleopatra lo sa che e' venuta nella Terra di Eleonora? Siamo dei lottatori noi! E link dopo link, mi passa piu' volte sotto gli occhi quello del Comune di Terralba, hanno bisogno di volontari. Non ce la facevo piu' a leggerlo e rileggerlo.Prendo il telefono, chiamo, parto.
In viaggio mi saliva l'ansia, non sapevo quello che avrei trovato. Arrivo al Comune, non so dove andare, una signora sui 70 anni mi dice di andare con lei. A malapena riesce a salire le scale, ma anche lei si vuol registrare come volontaria! Arrivo al secondo piano, c'e' un gruppo di ragazze sedute in attesa di ricevere gli ordini. Entro dentro l'ufficio, mi dicono che devo andare nell'aula consigliare perche' e' arrivato un camion e bisogna scaricarlo.
Ci son dei signori, tutti di Terralba. Il camion arriva da Sanluri, dalla Comochi. Ci sono scope, detersivi, pale, stracci. L'autista dice di essere un padroncino, ha messo a disposizione il suo camion per dare il suo contributo. Finiamo di scaricare, torno su. Nel mentre arriva un uomo di Marrubiu e due ragazzi di Capoterra. Poi un gruppo di ragazzi di Solarussa, avevano appena finito di aiutare i loro compaesani anch'essi vittime di Cleopatra. E poi due ragazzi di Terralba.
Ci dividono in due squadre, a me tocca rimanere nell'aula consigliare a scaricare tutto quello che sarebbe arrivato. Nel frattempo, non si capisce se dal web o dal tg, gira la voce che la diga di Mogoro non ha retto, sta arrivando l'acqua!!!! E' bugia, una macchina del Comune con degli altoparlanti fa il giro del paese per tranquillizzare gli abitanti. Noi intanto rimaniamo nell'aula consigliare dove i vigili del fuoco consumano il pranzo. Per ora e' tranquillo, non arrivano altri camion, dannazione pero', son venuto ad aiutare e sto rimanendo fermo! Mi dicono che fuori c'e' tanta gente che sta aiutando a pulire e che noi serviamo li.Che ci sia tanta gente non lo metto in dubbio, i volontari sembra che si moltiplichino piu' dei negozi dei cinesi.
Arrivano persone di tutte le eta', soprattutto ragazzi sui vent'anni. Hanno i capelli lunghi e corti, viola e neri, i rasta, pearcing, orecchini, scarpe da tennis, stivali, e voglia, tantissima voglia di aiutare. Arrivano da Oristano, Cagliari, Villacidro, Gonnostramatza e poi chissa', chissa' da dove arrivano tutte quelle persone! Si armano di pale, scope, secchi, stracci. Si armano per la loro Missione di Solidarieta'. E' incredibile quanta gente stia arrivando. Intanto arriva un altro camion, da Machiareddu.Arrivano lenzuola, asciugamani, accapattoi, maglie, felpe, oggetti di cancelleria. Scarichiamo e sistemiamo.
E poi tante persone come chiunque, meglio di chiunque. Portano pasta, legumi, zucchero, sale, formaggio, succhi di frutta, farina, e ancora pasta, legumi, sugo e roba, tanta roba da vestire, coperte, trapunte, piumoni. L'aula consigliare sembra un grande magazzino. Nessuno si aspettava tanta solidarieta'. I dipendenti comunali non si fermano un attimo, il telefono non smette mai di squillare. Si dice che deva arrivare un altro camion, aspettiamo, non arriva, ci dicono di andare. Intanto si fa tardi ormai, viene il mio amico Terralbese Checco a prendermi, faccio una passeggiata con lui. Vado a vedere i posti dove l'acqua e' passata.
Manca la luce, all'interno delle case si vedono persone che continuano incessantemente a pulire. Ogni tanto passa una macchina, illumina lo scenario spettrale. Al ciglio della strada si vedono grossi cumuli di spazzatura. Divani, materassi, elettrodomestici. C'e' una casa crollata, per fortuna e per casualita' non c'era nessuno dentro. Finiamo il giro, ormai le strade son quasi deserte, la gente e' stanca e domani sara' un nuovo giorno.
Forse avrei potuto fare a meno di raccontarvi questa mia giornata, potrei sembrare quello che vuol far sapere a tutti che sono andato a dare una mano. Pero' l'ho fatto per farvi sapere come ho vissuto questa esperienza, perche' son fatto cosi, molti di voi pensano che sono fotografoperpassione, ma invece sono anche Matteo Setzu e mi metto a nudo davanti a voi per come son fatto. E poi amo questa Terra, che non e' fatta solo di Maschere, Folklore o Autunno in Brabagia. Questo e' il mio racconto di oggi, perche' vivendo quello che ho vissuto, ho capito che Terralba non finisce (come sembra dalla foto che ho scelto) e che la Sardegna e i Sardi non finiranno mai di essere un Grande Popolo!
Matteo Setzu