Dicembre 23, 2024

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    Nata a Cagliari, Antonella – Alestear ha vissuto nel capoluogo sardo sin dalla nascita, città di origine del papà Guido Mennella, rappresentante con l’hobby della pittura. Amava disegnare la città in tutte le sue forme: panorami,  scorci, mare e monumenti li metteva su carta in bianco e nero. La madre Olimpia Petrucci, napoletana, segue la stessa passione del padre, ama mettere composizioni floreali su tela. Nell’adolescenza Alestear si appropriava della macchina da scrivere del padre nel suo studio e non si stancava mai di riscrivere i classici prendendo in prestito personaggi cari, o finali che non le erano piaciuti, per cambiarli e spostarli a piacimento. Trasformava con la fantasia tutto sottoforma di film sotto le dita che scorrevano sulla tastiera, tramutandolo in qualcosa di suo. Ha vissuto a Torino per motivi lavorativi prima di rientrare definitivamente a Cagliari. Ha due figli.

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    Oristano ama raccogliersi intorno alla sua piazza centrale, un tempo detta piazza di Città. Basta seguire il flusso della gente a passeggio e in breve si arriva lì, ai piedi della donna che nell’immaginario di ogni sardo è simbolo di libertà e saggezza: la giudicessa Eleonora D’Arborea. Scolpita nel marmo, sembra governare l’intero spazio circostante, in memoria delle virtù di amministratrice che la storia le attribuisce.  Alla base della sua imponente statua – realizzata dall’artista fiorentino Ulisse Cambi nel 1881 – si trovano due panchine. Sedetevi e guardatevi intorno: vedete il palazzo comunale, con le sue mura da convento del XVII secolo, e gli edifici neoclassici tutt’intorno? Bene.

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    Si racconta che un giorno d’estate, forse durante la festa dell’Angelo, a Mannorri ebbero inizio le inimicizie. Giuanni Indentiu era un giovane brutto,pariat un’istria, e si innamorò perdutamente di Sa Bella de Mannorri, la più bella ragazza del villaggio”. Potrebbe essere l’incipit per un romanzo d’amore ottocentesco dal finale irrimediabilmente tragico, è invece il primo capitolo di “Mannorri, misteri e leggende di un villaggio dimenticato”pubblicato poche settimane fa da Carlo Delfino Editore.

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