Volevo raccontarvi un pochino quello che e' successo a Siddi questo fine settimana appena trascorso. Piu' che altro volevo raccontare quello che ho vissuto durante il concerto di Noa. Da tempo si era scatenata una campagna di boicottaggio e di protesta sulla presenza della cantante israeliana al festival Appetitosamente. Una protesta nata da delle dichiarazioni o presunte dichiarazioni che la cantante fece anni fa in merito alla guerra tra Israele e Palestina. Ammetto che non ero informatissimo su queste e leggendo certe cose ci rimasi un po' male. Poi parlai con un amico che l'inglese lo mastica come noi mastichiamo la carne di maialetto e allora mi disse che quelle parole vennero amplificate e modificate senza darle un vero valore.

Ma eccoci al giorno del concerto.

Arrivo sull'altopiano, faccio un giro immenso per parcheggiare e una buona camminata per arrivare alla tomba dei giganti. Tomba dei giganti che un po' sento mia; mia perche' quando sono annoiato e ho voglia di passeggiare, vado a visitare. E' li, a dieci minuti da casa mia, e' magica, regala sensazioni di pace e nella sua maestuosita' fa pensare a quanto era grande quel popolo che abitava la nostra isola prima di chiunque altro.

Quel popolo che ha subito invasioni da parte di tutto, che ha subito violenze, ma che col passare dei secoli ha perdonato e accolto tutti come se fossero nostri fratelli. Ma quella e' un'altra storia, si, anche in quella storia si puo' parlare di guerra, ma ora c'e' un'altra guerra in corso, una guerra che nessuno di noi vorrebbe. Una guerra che quelle duemila persone circa che sabato erano in quella tomba dei giganti non vogliono.

Comunque ero rimasto alla camminata che mi porta dal parcheggio alla tomba. Arrivo un'ora prima dell'inizio del concerto, al parcheggio trovo un piccolo gruppo di persone che distribuisce dei volantini alle persone. Dice "Boicotta Noa Boicotta Israele. Chiedetevi perche' Noa puo' cantare a Siddi mentre il suo paese, Israele, distrugge Gaza e massacra la popolazione". Io gia' mi chiedo come sia possibile che a Noa non la facciano cantare in Israele e a Milano la comunita' ebraica abbia fatto annullare il suo concerto perche' la stessa cantante si sia schierata contro Netanyahu.

Ma ripeto, non conosco bene tutta la storia e allora mi limito a raccontarvi quel che e' successo.

Eccomi. Siamo io, la tomba, gli spettatori, quel cielo nerissimamente nero e quelle gocce che ogni tanto cadono.
Ma sono due, tre, quattro gocce, grandi come monetine da due ero, e pesanti come l'aria che si respira, perche e' inevitabile, un po' di tensione c'e'...

Nel mentre iniziano ad arrivare anche le forze dell'ordine, che assieme ai barracelli e ai volontari di Siddi hanno cercato di rendere il concerto sicuro.
Ma porca paletta, penso agli anni scorsi, a Capossela, Bollnai, Fresu, Murgia, Tifu e altri che con la loro musica hanno deliziato noi fortunati presenti e dato magia a quel posto gia' magico.
Penso se sia giusto assistere a un concerto e vedere tante divise come contorno, quel posto e' magico!!!

Ed ecco che arriva Lei, prende un foglio, lo legge in italiano, manda dei messaggi di pace.
Messaggi che Lei, Israeliana, lascia cadere lassu' nell'altopiano.
Qualche occhio inizia a brillare, un applauso la avvolge e chiude il cerchio che l'esedra di quella Tomba la abbraccia proteggendola nell'affetto dei presenti.

Inizia il concerto, attorno all'altopiano il cielo e' nero, laggiu' a valle diluvia ovunque, ma la pioggia ha deciso di rimanere bassa e non salire laddove la musica, le parole di pace e il sole che entra in mezzo ai nuvoloni neri lascia spazio a quella speranza di pace che tutti abbiamo e tutti vorremmo..