Su Harrasehare Lodinesu ha da sempre il suo culmine in su Merhulis de lessia (Mercoledì delle Ceneri), nonostante il secolare veto della chiesa cattolica.Il protagonista è su Ziomo, fantoccio di paglia rivestito di stracci; un tempo non aveva fattezze ben precise, ma oggi gli si mette una maschera di legno di pero (o fico) che abbia i lineamenti di una persona della comunità o di un personaggio da tutti conosciuto, distintosi durante l’anno per qualche sproposito o fatto eclatante. Un tempo il pupazzo veniva portato in braccio, mentre oggi è sistemato su un carretto; viene spinto da sas Umpanzìas, corteo di uomini che indossano fardetta (gonna lunga), issallu (scialle), muccadòre (fazzoletto) – gli abiti tipici de sa biuda (la vedova) – hanno il viso dipinto di nero e portano appese al collo le maschere indossate dai fantocci negli anni precedenti. Pilichittos, tzippulas e binu nieddu scaldano le serate della festa.
La rappresentazione Durante la processione, sas Umpanzìas deridono e beffeggiano su Ziomo improvvisando canti allegri e sarcastici. Una delle vedove recita da solista e il gruppo ripete in coro. Il corteo attraversa le vie portando il fantoccio di casa in casa, dove vengono loro offerti vino, pane, dolci e salumi: serviranno per il banchetto che si svolge a fine serata in sa corte ’e su putzu, e che caratterizza il momento del processo. La sentenza viene emessa sempre sotto di rime cantate: su Ziomo è condannato al rogo e le vedove inscenano il pianto intonando sos muttos de mortu, tragiche lamentazioni, comunque ironiche e sferzanti. La vittima verrà arsa il giorno della pentolaccia: la tradizione vuole che dalle fiamme si salvi la maschera di legno, che sarà esibita durante i carnevali successivi.
Il significato Anticamente non c’era un giorno preciso per iniziare la festa, e per mascherarsi bastava un cappuccio in panno. Si andava in giro per le vie in gruppo, schiamazzando, ballando e cantando al ritmo di pipiòlu (piffero di canna), triangulu e tumbarìnu,e bussando alle case per la consueta questa. La fine de su Ziomo rappresenta ciò che resta di un arcaico rito di purificazione, fondamentale per la comunità, capace di rinnovare i legami umani e ristabilire la pace. Solo in tempi recenti la cerimonia ha assunto il carattere dissacratorio nei confronti del potere politico e religioso.
Franco Stefano Ruiu - Maschere e Carnevale in Sardegna