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Su Harrasehare Lodinesu ha da sempre il suo culmine in su Merhulis de lessia (Mercoledì delle Ceneri), nonostante il secolare veto della chiesa cattolica.Il protagonista è su Ziomo, fantoccio di paglia rivestito di stracci; un tempo non aveva fattezze ben precise, ma oggi gli si mette una maschera di legno di pero (o fico) che abbia i lineamenti di una persona della comunità o di un personaggio da tutti conosciuto, distintosi durante l’anno per qualche sproposito o fatto eclatante. Un tempo il pupazzo veniva portato in braccio, mentre oggi è sistemato su un carretto; viene spinto da sas Umpanzìas, corteo di uomini che indossano fardetta (gonna lunga), issallu (scialle), muccadòre (fazzoletto) – gli abiti tipici de sa biuda (la vedova) – hanno il viso dipinto di nero e portano appese al collo le maschere indossate dai fantocci negli anni precedenti. Pilichittos, tzippulas e binu nieddu scaldano le serate della festa.
Il carnevale di Ovodda si distingue da tanti altri carnevali barbaricini perché si svolge in giorno proibito, il Mercoledì delle ceneri, in un clima di allegra sarabanda e follia intorno alla vittima Don Conte: il personaggio centrale del carnevale. Si tratta di un grande fantoccio, brutto e osceno, fatto con uno scheletro di ferro e imbottito di stracci. In genere ha sembianze maschili, con gli attributi sessuali piuttosto accentuati. Può anche caratteristiche ermafrodite, ma mai un aspetto solo femminile. Sos Intintos sono le persone che partecipano alla festa con il volto annerito dalla fuliggine, e accompagnano Don Conte.
Il carnevale tradizionale di Lula era un rito arcaico, selvaggio e cruento che contemplava il sacrificio di una vittima in carne e ossa. Su Battileddu è la vittima del carnevale indossa nere pelli di pecora o montone; ha il volto nero di fuliggine, con macchie rosse a simulare il sangue. Sul petto un grappolo di campanacci, sos marrazzos. Sulla testa porta un fazzoletto nero da donna e corna caprine, oltre a sa ’entre or tata, una parte dello stomaco di caprone. Nel petto cela su chentu puzone, una parte di stomaco di ruminante pieno di san gue. Altri Battileddos accompagnano la vittima e sono vestiti di stracci. Sos Battileddos issocatores hanno il ruolo di guardiani del bestiame; altri Battileddos sono buoi aggiogati. Sos Battileddos vestiti da vedove piangono la vittima del carnevale con sos attittos (lamentazioni funebri).