Testata Giornalistica di approfondimento culturale e promozione turistica registrata presso il Tribunale di Oristano.
Whatsapp: 329 6852214
Email: info@focusardegna.com
Fino all'avvento dell'Islam nessuna trasformazione fu più profonda della conversione di Costantino al cristianesimo e della successiva cristianizzazione dell'impero romano. Il pantheon romano così flessibile si accorse che non c'era spazio in esso per il nuovo Dio cristiano così preponderante, ed anche il Nuovo Testamento che aveva sempre diviso Cesare e Dio dovette fare adesso i conti con un Cesare scelto da Dio.
La distinzione tra religione e politica, così cara ad ebrei e cristiani, non era propria dei pagani: per loro vita civile e vita religiosa erano un tutt'uno, e le massime cariche civili e militari erano al tempo stesso anche cariche religiose. Era loro incomprensibile associare uno stato multiculturale al politeismo a differenza dei cristiani che valorizzarono presto il nesso tutto teorico tra la loro religione monoteista ed il nuovo stato.
Boes, Merdules e Ilonazana. I volti del carnevale tradizionale ottanese hanno in comune tra loro gli inconfondibili tratti artistici di un artigiano locale. Franco Maritato, trentasei anni e una spiccata abilità nella lavorazione del legno, ha saputo coniugare la sua passione per la Sardegna con quella per l’artigianato artistico trasformando in professione l’attività che inizialmente praticava solo come hobby.È cosi, dunque, che all’età di 28 anni e contro il parere di amici e parenti, decide di lasciare il lavoro di operaio presso una delle tante fabbriche presenti nella piana di Ottana per aprire un laboratorio artigianale dall’inconsueta produzione: le Caratzas, ovvero le maschere del carnevale tradizionale ottanese. Una scelta indubbiamente azzardata ma che con il tempo si sarebbe rivelata azzeccata.
“Me lo ha raccontato mio nonno”. Quante volte si è ascoltato un inciso simile, senza dare troppo peso al suo significato. Non vuol dire soltanto “lo so per mezzo di altri” “fidati è così, uno più grande me lo ha insegnato” o “ non conosco bene la storia, ma fingo ugualmente di esserne esperto citando un parente”. Nel dire “me lo ha narrato mio nonno”, si riconduce a due termini ben precisi: “ antiche tradizioni”. E se è un giovane a raccontarle, significa che le tradizioni occupano una parte importante nella memoria di un borgo e di chi le accoglie.