L’aspetto curioso dei dati è che possono dir tutto oppure niente.  Dipendentemente dal loro utilizzo, e dalla loro contestualizzazione, si è in grado di usarli come prova a sostegno di teorie contrastanti. 

Appena qualche settimana fa,  l’attenzione dei media locali era concentrata a elogiare la condizione di particolare sicurezza vantata dal capoluogo barbaricino a seguito dell’uscita della Classifica annuale del Sole24ore, pubblicata  appena un mese fa, sulla vivibilità nelle province italiane.

Tutto d’un tratto, invece, ci riscopriamo nel bel mezzo di un’emergenza sicurezza e le stesse testate che, non troppo tempo addietro, hanno definito Nuoro come il luogo più sicuro d’Italia rivedono la loro posizione, indicando il Capoluogo barbaricino come il centro con la percentuale più alta di omicidi  (5 ogni centomila abitanti) e di tentati omicidi (6,2 ogni centomila abitanti).

Cosa sia cambiato a distanza di cosi poco tempo, in realtà, è cosa poco chiara.  Anzi in realtà lo sarebbe, poiché, in sostanza, è impensabile poter pensare sia matura un’emergenza sicurezza in un lasso temporale cosi ristretto.

Come spesso accade, invece, la verità sta nel mezzo e i fatti di cronaca che hanno coinvolto appena qualche giorno fa il Sindaco di Desulo Gigi Littarru sono il sentore di una situazione che affonda le sue radici su problematiche complesse e di lungo corso.

Il nuorese è sempre più un territorio in difficoltà, abbandonato dalle istituzioni e dalla politica. Vittima di spopolamento perde quotidianamente servizi e presidi che ne garantirebbero sicurezza e stabilità. Oggetto di attenzione, da parte dei più, solamente in occasione di circostanze drammatiche o di festa.

Numerosi sono gli attestati di vicinanza giunti in questi giorni a sostegno del Sindaco di Desulo. Ampia l’attenzione dedicata da politici e media. Ma la realtà è che tutto questo appeal in pochi giorni sarà svanito e il primo cittadino desulese, così come tutti gli altri Sindaci del territorio, si troverà nuovamente solo a dover dare risposte a una delle tante comunità abbandonate da Stato e Regione.

Sì.. perché i politici vanno e vengono ma i problemi del nuorese rimangono e i Sindaci restano gli unici a dover dare risposte.

 

 23-02-2016 12:48:49

Autore dell'articolo
Simone Tatti
Author: Simone Tatti
Giornalista, data analyst e startupper. Economista di formazione, con master in sviluppo territoriale e gestione d’impresa mi appassiono al mondo dei media dopo aver vinto il primo concorso universitario Heineken – Ichnusa in “Marketing e Comunicazione”. Scrivo con costanza da circa quindici anni su testate giornalistiche off e online prediligendo la produzione di reportage e articoli di analisi statistico/economica. Per amore verso la mia terra, fondo www.focusardegna.com. Ho curato l’immagine e la comunicazione di progetti di destinazione turistica (i.e. Distretto Culturale del Nuorese e Sardinia East Land | destinazione globale Nuorese Ogliastra) e la gestione dei canali social di affermati mass media (Unione Sarda, Videolina e Radiolina). Per sapere altro su me o quel che faccio, visita il mio sito www.simonetatti.it.

Dello stesso autore: