Soltanto qualche settimana fa abbiamo appreso del passo indietro, da parte del magnate neozelandese, per quanto riguarda l’avvio del suo progetto nell’isola di Budelli. Aveva presentato un piano di valorizzazione ambientale che mirava a trasformare l’isoletta in un osservatorio internazionale sulla biodiversità marina.

Ma… c’è un ma che il magnate non aveva considerato.

Sull’isola è vietata qualsiasi tipo di costruzione e il progetto conteneva alcuni interventi strutturali del tutto incompatibili con i vincoli stabiliti per la salvaguardia dell’arcipelago della Maddalena. Così Michael Harte ha rinunciato al suo piano di lavoro e sembra aver deciso di disfarsi del suo Eden personale mettendolo all'asta.

E qui entra in gioco una classe della scuola media Garbacciondi Mosso, in provincia di Biella, che vorrebbe partecipare all’asta. Il sogno dei potenziali giovani avventori è quello di acquistare, con una colletta, l’isola di Budelli per renderla “l’isola dei giovani studenti d’italia, patrimonio incontaminato di tutti".

In base ai loro calcoli, se tutti gli studenti italiani partecipassero alla loro iniziativa, basterebbero solo 50 centesimi a persona. La proposta di crowfunding ha fatto subito il boom in tv e sui social: sulla pagina facebook “Non si s-Budelli l'Italia”  sono già stati raccolti 75 euro pari a 5 centesimi per ogni abitante di Mosso.

La colletta? Si, io la farei.

In attesa di vedere come evolverà la sfida, però, una riflessione sorge spontanea: vi sono mondi che appartengono alla natura e non necessariamente all’uomo.

 

 

Ci sono abbastanza risorse per soddisfare i bisogni di ogni uomo,

ma non l’avidità di ogni uomo.

(Gandhi) 

Autore dell'articolo
Irene Bosu
Author: Irene Bosu

Giornalista e social media manager con una robusta esperienza in comunicazione politica, istituzionale e culturale. Sono nata a Nuoro, città di Grazia Deledda, Francesco Ciusa, Salvatore e Sebastiano Satta. Figure che mi hanno trasmesso l’amore per l’arte e la cultura.

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